«L’obiettivo della Pro Vercelli? Andare a avanti allenamento dopo allenamento, partita dopo partita, pensando solo a una cosa: vincere. Con l’aiuto di tutti, calciatori, tifosi, magazziniere… anche voi giornalisti, voglio creare qualcosa di magico. Se noi penseremo sempre e solo a vincere, saranno poche le squadre avversarie che ci prenderanno punti, e non è presunzione questa. È mentalità vincente. Inutile dire dove possiamo arrivare: l’anno scorso c’erano squadre che puntavano ad arrivare tra le prime quattro e poi sono retrocesse».
La mentalità vincente, l’intensità e il lavoro duro: questa deve essere la Pro Vercelli secondo il suo nuovo allenatore, che domani, fedele a quanto ha visto nel calcio inglese (giocando con le maglie di Sunderland e Leyton Orient) proporrà il modulo che è il suo modulo: 4 difensori, un regista davanti alla difesa, due mezze ali “di gamba” ,m due esterni e un centravanti.
«Sono arrivati sei giocatori, alcuni di loro possono trovare spazio da subito, perché sono pronti, già allenati, per altri ci vorrà del tempo. Insomma, siamo ancora un cantiere, per arrivare alla formazione perfetta… che non esiste ma che è una continua ricerca, ci vuole ancora del tempo.»
Ore 20,45 di domani, al Piola c’è la neo promosso Lumezzane.
«Hanno dalla loro l’entusiasmo, dovremo fare attenzione alle loro ripartenze. Siamo pronti, l’adrenalina c’è».
Non pronuncia il nome di nessun calciatore, mister Dossena. Forse è pretattica, forse deve ancora decidere chi mandare in campo.
Sarà una sorpresa per tutti, domani, vedere la prima formazione dell’era Dossena. A cominciare dal portiere: Valentini, Sassi o fiducia a Rizzo? E Iotti? Terzino o mezzala? E davanti? Comi al centro dell’attacco non si discute (come non si discutono Iezzi in difesa ed Emmanuello play) con Mustacchio e Maggio, oppure ci sarà già posto, come esterno d’attacco, già per Petrella?
A domani.