«Ho fatto il mio mestiere e il mio dovere. E i risultati sono merito del lavoro di squadra e di chi mi è stato accanto in un ruolo nel quale non mi sentivo a mio agio. Da solo non ce l'avrei fatta». In pensione da pochi giorni, il dottor Gualtiero Canova, chirurgo di lunga esperienza ed ex direttore sanitario dell'Asl di Vercelli nel periodo della pandemia, ha ricevuto venerdì il titolo di primario emerito.
Nel corso di una cerimonia alla presenza di amici ed ex colleghi primari, tra i quali l'altro primario emerito, lo pneumologo Paolo Conti, le due direzioni generali con le quali Canova ha collaborato - quella attuale retta da Eva Colombo e la precedente guidata da Angelo Penna - hanno speso parole di grande elogio verso un professionista molto stimato nella sanità vercellese e valsesiana.
Gattinarese, una carriera professionale che lo aveva portato a ricoprire un prestigioso incarico a Genova, Canova è tornato a lavorare in Piemonte dai primi anni 2000: «Le grandi città sono posti complicati per far crescere i figli - ha detto - Così ho scelto di lavorare in una realtà più a misura d'uomo».
Nell'ottobre 2020 arriva la proposta di assumere la direzione sanitaria dell'azienda che sta affrontando la seconda fase della pandemia. Angelo Penna, che da pochi giorni ha assunto la guida dell'azienda sanitaria, è a casa, pure lui colpito dal virus: ci sono tante incombenze da affrontare mentre i reparti si stanno nuovamente riempiendo di ricoverati. «Sono stati momenti complicati - ricorda Canova - ne siamo usciti facendo il nostro dovere e guardando tutti allo stesso obiettivo. Da soli non si va da nessuna parte». Organizzatore, ma anche medico, Canova (così come anche Penna) si è molto speso nella fase iniziale della vaccinazione al punto di occuparsi, il sabato e la domenica, di raggiungere gli anziani delle frazioni più isolate della Valsesia per somministrare il vaccino a chi non poteva raggiungere gli ambulatori dei paesi.
Penna ha ricordato il lavoro gomito a gomito per organizzare, programmare, realizzare ciò che via via veniva chiesto ai professionisti della sanità, mentre Colombo, che ha lavorato con Canova all'inizio del suo mandato, nel ha riconosciute le doti umane: «È stato il capo dà l'esempio ai collaboratori. Del dottor Canova ho apprezzato le qualità professionali e umane, entrambi di pari livello».
Nel corso della cerimonia è stata anche inaugurato un massaggiatore cardiaco esterno per il Dea, acquistato con i fondi raccolti grazie al libro di Lella Beretta sull'ospedale durante la pandemia. «Un lavoro che resterà a documentare per sempre un momento drammatico della sanità», ha detto la manager, ringraziando la fotografa vercellese per la qualità del lavoro svolto.
















