Con un investimento di mezzo milione di euro – 300mila di fondi propri e 200mila euro messi a disposizione in parti uguali da Comune e Fondazione Crv – la Cardiologia del Sant'Andrea ha rinnovato quasi del tutto i propri spazi di degenza. Dieci stanze, per un totale di 16 posti letto, tutte con bagno privato e tecnologie avanzate di monitoraggio dei pazienti.
Un investimento nato sull'onda dell'emergenza sanitaria degli ultimi anni e realizzato in tempi brevi dalla direzione generale dell'Asl. Lunedì mattina, nel corso di una breve cerimonia, gli spazi, già del tutto operativi, sono stati inaugurati alla presenza della manager Asl Eva Colombo, del sindaco Andrea Corsaro, del presidente della Fondazione, Aldo Casalini, della direzione generale e di presidio, del consigliere regionale Carlo Riva Vercellotti e del presidente della Provincia, Davide Gilardino.
A fare gli onori di casa il direttore della divisione, il cardiologo Francesco Rametta che ha ricordato il lungo percorso portato avanti negli anni per fornire un servizio di alta qualità all'utenza vercellese e valsesiana. «Quello che vediamo oggi è frutto di un percorso pensato dieci anni fa – ha detto il primario -. Prima abbiamo investito sulla tecnologia con l'acquisto della seconda emodinamica, poi sul personale, cercando di portare all'Asl Vercelli personale motivato e di alta qualificazione. E finalmente riusciamo a investire anche sull'aspetto dell'accoglienza dei pazienti, realizzando stanze confortevoli e curate».
Che la qualità delle prestazioni sanitarie non possa più prescindere da un'analoga attenzione verso l'aspetto cosiddetto “alberghiero” è ormai un elemento consolidato in campo ospedaliero e la pandemia, con la necessità di garantire distanziamento e isolamento, ha ulteriormente accelerato questa tendenza. A ricordarlo la manager, il sindaco e il presidente della Fondazione: «La sanità non è uno dei settori prioritari di intervento – ha detto Casalini – tuttavia la pandemia ci ha portato a investire ingenti risorse sulla ristrutturazione degli spazi di degenza. Siamo felici di averlo fatto e particolarmente soddisfatti della celerità con la quale l'investimento è stato messo a terra».
«Questo reparto è un fiore all'occhiello della nostra sanità», ha detto Corsaro ricordando come l'amministrazione abbia sempre creduto nel potenziamento della Cardiologia: «La prima emodinamica venne realizzata grazie ai proventi dell'alienazione dei terreni dell'area industriale di Larizzate – ha aggiunto il sindaco -; la seconda venne aperta proprio nel momento in cui, a livello regionale, si discuteva sulla chiusura della struttura. Fu la dimostrazione che Vercelli credeva nelle potenzialità del suo ospedale e nella qualità dei servizi offerti. Negli anni i fatti ci hanno dato ragione».