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Attualità | 04 dicembre 2022, 06:00

Gli Alpini ricordano don Pollo e don Luigi. E giovedì inizia la festa del gruppo Porta Torino

Settimana intensa per le Penne Nere vercellesi.

Gli Alpini ricordano don Pollo e don Luigi. E giovedì inizia la festa del gruppo Porta Torino

Doppio appuntamento per gli Alpini vercellesi tra il fine settimana e la festa dell’Immacolata. Oggi, domenica 4 dicembre, l’intera sezione, guidata dal presidente Piero Medri, si recherà a Masserano, in frazione Rongio Camillo, per ricordare il Beato don Secondo Pollo, davanti al monumento eretto da don Luigi Longhi nella sua comunità. Don Luigi è stato sicuramente uno dei sacerdoti vercellesi più attivo nel promuovere la devozione al “Servo di Dio” don Secondo, divenuto, nel 1998, il primo “Beato Alpino” e, diversi “uomini con la penna” scelsero don Longhi come “padre spirituale”. Alle 10 i partecipanti si ritroveranno davanti alla casa della comunità per comporre lo schieramento prima della cerimonia dell’alza bandiera e la resa degli onori e la deposizione di un omaggio floreale al monumento del Beato.

Alle 10,15, nella piccola e suggestiva cappella comunitaria, il diacono Roberto Mattea, anche lui Alpino, celebrerà la liturgia della Parola, con un particolare ricordo per coloro che sono “andati avanti”. Alla manifestazione hanno dato la loro adesione le sezioni di Biella e la Valsesiana, che saranno presenti con i propri vessilli e diversi gruppi della zona.

Giovedì 8 dicembre sarà il gruppo Alpini di Vercelli – Porta Torino a iniziare le celebrazioni per il trentesimo anniversario di fondazione: alle 9,15, in piazza Pajetta, ci sarà l’accoglienza dei partecipanti che, alle 9,45, accoglieranno, e renderanno gli onori al vessillo sezionale; alle 9,50 si formerà il corteo che raggiungerà i giardini don Giovanni Brevi, per l’alzabandiera, gli onori ai Caduti e le allocuzioni ufficiali.

Don Giovanni Brevi, cui i giardini sono dedicati, fu, come don Secondo Pollo, cappellano militare sul fronte greco - albanese, prima, e sul fronte russo, poi, dove venne catturato il 12 gennaio 1943 tornando in Italia solo il 14 gennaio 1954, dopo undici anni di durissimi trattamenti ed angherie nelle prigioni staliniane dové non rinnegò mai il suo ministero sacerdotale. Alle 10,30, l’arcivescovo Marco Arnolfo, presiederà la messa nella parrocchia Regina Pacis. Al termine ci sarà il trasferimento nella sede di via Bertinetti, dove l’arcivescovo, prima dell’inaugurazione, benedirò il nuovo monumento “Penna Alpina” e l’aiuola delle “Pietre della Memoria” provenienti dai vari monti sacri della Prima guerra mondiale, Grappa, Pasubio, Ortigara solo per citarne alcuni, a ricordo di coloro che sacrificarono la vita per l’unità nazionale, e a monito per le future generazioni per il mantenimento della pace.

Il capo gruppo di Porta Torino, Piero Gallione, ci tiene a sottolineare come quella di giovedì 8 sia solo la prima parte della festa di compleanno del gruppo: «Per ringraziare tutti i vercellesi che in questi trent’anni ci hanno sostenuto, sabato 17 dicembre, alle 21, al Teatro Civico, regaleremo alla città il concerto della Fanfara di Presidio del Comando Marittimo Nord, diretta dal maestro, primo luogotenente, Vito Ventre».

GmG

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