Sono quasi 200 i gatti randagi che l'Asl ha sterilizzato, nel corso dell'anno, su incarico del Comune di Vercelli. Un numero elevato che sconta l'aumento del fenomeno degli abbandoni delle cucciolate e il proliferare delle colonie.
«Nel solo territorio della nostra Asl esistono circa 200 colonie feline denunciate e registrate, di cui fanno parte un gran numero di gatti maschi e femmine non ancora sterilizzati. Nel contempo i nostri canili sanitari, deputati alla cattura dei cani vaganti, si trovano in difficoltà, in quanto dopo il boom di adozioni del periodo della pandemia, ad oggi la richiesta di affidamento è drasticamente calata e i canili si trovano a dover affrontare un eccessivo esubero di animali», spiega Daniele Masiero, responsabile del servizio Veterinario area A dell'Asl Vercelli.
Al mondo degli animali d'affezione l'azienda sanitaria dedica una giornata di studi, giovedì 1° dicembre, nell'Aula Magna del complesso universitario San Giuseppe, in piazza Sant'Eusebio 5, nel corso del quale verrà presentato il progetto "Adotta un amico". (QUI IL PROGRAMMA DEI LAVORI)
La sessione della mattina, dedicata agli studenti, si inserisce nel ricco programma formativo presentato prima dell’inizio dell’anno scolastico alle scuole (infanzia, elementari, medie e superiori) e dedicato alla prevenzione. «L’Asl si occupa di salute a 360 gradi e il tema del benessere animale è una delle attività che il nostro servizio veterinario svolge in modo attento, ma poco conosciuto – spiega il direttore generale Eva Colombo - Poiché oggi gli animali d’affezione sono parte delle nostre famiglie, è necessario educare oggi ragazzi affinché domani diventino adulti consapevoli su tematiche per le quali oggi c’è ancora una non cultura».
La seconda parte del convegno è dedicata agli amministratori locali e alle associazioni, per illustrare i contenuti dell’attuale normativa e quindi le responsabilità degli amministratori e i possibili risvolti futuri.
«Il convegno – annuncia Colombo - sarà l’occasione per presentare anche “Adotta un amico” un progetto che partirà a seguito di bando pubblico destinato ai veterinari che intendano convenzionarsi con l’Asl per aiutare i canili della nostra provincia. Il progetto è destinato a supportare le sterilizzazioni dei cani che entrano in canile, le sterilizzazioni preventive all’adozione degli animali e il riconoscimento di un piccolo contributo alle associazioni, gestori di canili, per ogni cane fatto adottare, decorsi 6 mesi dall’adozione andata a buon fine. La realizzazione di tale progetto è stata resa possibile grazie a un contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Vercelli che, oltre ad alcune attrezzature sanitarie, quest’anno ha voluto aiutarci in questa iniziativa e che vogliamo ringraziare».
A tracciare un quadro del fenomeno del randagismo è Masiero che, oltre al alcuni dati, fornisce anche indicazioni su come affrontare la situazione. «Evidentemente, la prima arma è culturale: educare le persone alla corretta gestione e al rispetto degli animali d'affezione. Poi ci sono le sterilizzazioni: i gatti delle colonie vengono sterilizzati soprattutto nel caso insistano in luoghi dove siano presenti asili, scuole od ospedali nonché ritrovi di bambini o di persone fragili, oppure nel caso esistano dei problemi di benessere degli animali o igienici sanitari. La sterilizzazione costituisce un ostacolo all’incremento numerico della colonia. I Comuni si devono accollare le spese di tali interventi ma non tutti gli enti sono in grado di poterlo fare a causa delle attuali ristrettezze economiche. Anche le femmine di cane che arrivano in canile vengono sterilizzate per impedire cucciolate indesiderate. In questo caso le spese sono a carico del canile».
Delle sterilizzazioni e dei controlli nei canili, si occupa lo Sportello animali da affezione, di cui è responsabile il dottor Daniele Salussoglia: «Una realtà attiva dal 2010 - spiega - In questi anni abbiamo sterilizzato più di 1.500 felini, ma questi animali stanno proliferando soprattutto nei luoghi abbandonati. Per quanto riguarda i canili, invece, le problematiche delle adozioni riguardano per lo più cani anziani, di grossa taglia, mordaci o affetti da particolari patologie».