Desta preoccupazione l’immotivata sospensione del servizio I.S.I. nella Provincia di Vercelli.
Le Associazioni e Comitati operanti sul territorio vercellese sono venute a conoscenza, infatti, che dal 6 marzo, l’ambulatorio del Centro Informazione Salute Immigrati – I.S.I. c/o la ASL di Vercelli è stato chiuso ed il servizio è stato sospeso a seguito dell’insorgenza del COVID-19.
Le ragioni di tale scelta non sono ancora note ma le Associazioni Noi Con Voi Odv, Mafalda Vocididonne Odv, Arci Solidarieta' Thomas Sankara, Incontromano, A.R.C.I. Biella Ivrea Vercell, Migrantes, Caritas Diocesana Vercelli, Comitato Antifascista Vercelli, Coordinamento Biella Antifascista, Amnesty International, Associazione Togolesi In Italia Sez. Piemonte, Meic Pax Christi Vercelli Movimento Ecclesiale di Impegno Culturale Don Cesare Massa Odv, Acli Biella, Anpi Associazione Nazionale Partigiani D'italia Sez. Citta' Di Vercelli, A.N.P.I. comitato provinciale, assistite dall’avvocato Luca Mancini del Foro di Vercelli hanno già presentato un’istanza volta ad ottenere l’immediata riattivazione del servizio pubblico e le ragioni dell’intervenuta sospensione. Considerata la delicatezza della questione che chiaramente coinvolge la salute di tutti i cittadini vercellesi e non solo dei richiedenti asilo e cittadini extracomunitari, si auspica un immediata risposta da parte delle Autorità Locali preposte.
Nel comunicato si ricorda che: il servizio ISI a Vercelli dovrebbe essere garantito grazie ad una convenzione sottoscritta con l’Asl di Biella che permette la condivisione di un medico professionista. Tale realtà nasce - a detta della medesima ASL di Vercelli – “per garantire ai cittadini extracomunitari senza permesso di soggiorno (ovvero stranieri temporaneamente presenti) l’assistenza sanitaria di base.”; le prestazioni rese all’interno dei centri ISI devono essere quelle che di solito vengono garantite dal medico di medicina generale: visite ambulatoriali, prescrizioni di medicine ed esami diagnostici, consegna di materiale protesico; non sono stati resi noti quali percorsi alternativi siano stati posti in essere per garantire gli utenti del Centro ISI; e che, in questo periodo di emergenza COVID-19, è fondamentale poter dare un supporto medico e informativo ai soggetti particolarmente vulnerabili che se lasciati a se stessi potrebbero involontariamente diventare un problema sanitario.