Hanno rimediato condanne complessive per quasi 14 anni i due marocchini che, la scorsa primavera, insieme ad altrettanti complici avevano picchiato, derubato e successivamente drogato e ricattato con un video hard un connazionale residente a Vercelli, un uomo di 57 anni parzialmente invalido che uno di loro conosceva e che era finito al centro di un piano diabolico.
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Al processo, celebrato con rito abbreviato che, in caso di condanna consente di ottenere lo sconto di un terzo della pena, Mohamed Jaite, 30enne, è stato condannato a 7 anni e 9 mesi, Zakaria Rasmi, 21 anni, a 6 anni. Le accuse, nei loro confronti, erano rapina, estorsione, violenza, lesioni aggravate. Un altro componente della banda, arrivato da fuori città per dare attuazione al piano, aveva patteggiato una condanna a 1 anno e 8 mesi con sospensione della pena; un quarto è nel frattempo deceduto.
Nella vicenda erano state coinvolte anche due connazionali minorenni per le quali il giudice ha disposto la trasmissione degli atti alla Procura di Torino: si erano prestate a partecipare al festino nel corso del quale l'uomo finito nel mirino della banda era stato drogarato, picchiato, ripresa in un video - mentre era di fatto priva di coscienza - in pose compromettenti e umilianti che i quattro minacciavano di diffondere in rete. L'uomo, abbandonato in casa privo di sensi e sotto l'effetto di farmaci e droga, era stato salvato dalle forze dell'ordine che avevano poi organizzato l'incontro - trappola nel corso del quale tre dei quattro estorsori erano stati arrestati. Il quarto, che aveva già lasciato Vercelli, era stato arrestato mentre tentava di lasciare l'Italia.














