/ Attualità

Attualità | 13 maggio 2025, 10:21

La Camera Penale porta in classe il processo e l'educazione al diritto

Progetto per gli istituti superio di di Vercelli e Casale

La Camera Penale porta in classe il processo e l'educazione al diritto

Un processo simulato, con le diverse parti: accusa, difesa, giudici per consentire ai ragazzi di entrare nei meccanismi della giustizia e del processo penale. E' il progetto che ha coinvolto diverse classi del Polo Umanistico Lagrangia, il Liceo Scientifico, L’Istituto Cavour, l’Itis, l’Ipsia di Vercelli, insieme al Liceo Classico e all’Istituto Sobrero di Casale grazie all'impegno della Camera Penale di Vercelli che ha nuovamente dato seguito, nel corso dell’anno scolastico, alla convenzione stipulata tra l’Unione Camere Penali Italiane e il Ministero dell’Istruzione, portando la Costituzione e l’educazione alla legalità all’interno degli istituti scolastici. Per la Camera Penale di Vercelli hanno animato gli incontri i legali Enrico Arduino, Loredana Barresi, Mario Cometti, Roberto De Giovanni, Monica Grattarola, Marco Materi, Massimo Mussato, Francesca Orrù, Paola Ranghino, Martina Rinolfi ed Ester Scolari.

«Sono stati promossi e si sino svolti numerosi incontri formativi gratuiti per gli studenti delle scuole secondarie, ponendo in essere la diffusione di una corretta educazione alla legalità e ai principi costituzionali del processo penale - spiega il presidente della Camera Penale di Vercelli, Massimo Mussato -. Si sono esplicati i ruoli di accusa, difesa e giudice nel processo penale, attraverso ampie relazioni degli avvocati penalisti che si sono impegnati negli incontri e attraverso proiezioni video, per approfondire i temi fondamentali dell’educazione al nostro processo. Sono stati affrontati anche casi pratici, attraverso la suddivisione dell’auditorio dei giovani in gruppi che impersonavano i vari soggetti del processo penale, in una simulazione reale e avvincente».

Tra le novità di quest'ultimo anno la realizzazione di specifici incontri con gli studenti, volti all’educazione dei giovani sulla delicata materia dell’abuso e dello spaccio delle sostanze stupefacenti e sulla sua prevenzione. 

«Si è riscontrata grande attenzione da parte dei ragazzi e da parte dei loro docenti, con pieno successo dell’iniziativa che certamente verrà ripetuta negli anni a venire - aggiunge Mussato -. Soltanto con la formazione e l’educazione dei giovani ai principi di legalità si possono porre le basi per un migliore rapporto della cittadinanza con le istituzioni e con gli istituti giuridici che regolano la nostra quotidianità».

redaz

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore