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Attualità | 28 maggio 2024, 16:13

Punto unico di accesso ai servizi sociali: si potenziano orari e offerta

Nato dalla collaborazione tra Comune e Asl è divenuto un punto di riferimento soprattutto per i servizi domiciliari e di invalidità.

Punto unico di accesso ai servizi sociali: si potenziano orari e offerta

Da lunedì 3 giugno si ampliano gli orari di apertura del Punto unico di accesso, che sarà attivo il lunedì dalle 9 alle 12 e dalle 13 alle 15 e il giovedì dalle 9 alle 12. Lo sportello ha sede al Cup, in corso Abbiate 21.

Attivato nel novembre scorso, il Pua, è nato dalla collaborazione tra il Comune e l’Asl Vc per favorire l’accesso ai servizi per la non autosufficienza rivolti ai cittadini residenti nel Comune di Vercelli e limitrofi. Nel primo quadrimestre 2024 sono stati registrati 145 accessi, soprattutto da parte di familiari che si sono rivolti allo sportello per richiedere servizi domiciliari, residenziali, semi-residenziali e informazioni su altri benefici, quali invalidità civile, Legge 104, misure di protezione giuridica per persone fragili.

L’esperienza di questi mesi consente di esprimere una valutazione positiva servizio per l'accoglienza dedicata in spazi facilmente accessibili e collocati in prossimità di servizi quali il Cup, lo Sportello Scelta e Revoca, ampiamente conosciuti e utilizzati dalla popolazione; la presenza di assistenti sociali dell’Asl e del Comune che seguono le persone nei diversi passaggi tra servizi e setting di cura; il lavoro di rete con diversi servizi del territorio.

Considerati i dati di affluenza in crescita, si è ritenuto di ampliare l’orario di apertura e di potenziale il contatto telefonico per informazioni e appuntamenti dedicati tramite i seguenti recapiti: 334-1021870 attivo da lunedì a venerdì dalle 9 alle 12 e dalle 14 alle 16; 0161-593560 attivo il lunedì dalle 9 alle 12 e dalle 13 alle 15 e il giovedì dalle 9 alle 12.

«L’attività – commenta la responsabile del Servizio sociale dell’Asl, Laura Spunton – non è solo quella dello Sportello di front office, ma si estende anche alla valutazione di situazioni di fragilità al domicilio che possono essere segnalate dai medici curanti, dagli infermieri delle cure domiciliari, dall’ospedale, da associazioni, dai diretti interessati. Nel 2024 intendiamo consolidare il servizio proporre ulteriori iniziative per rendere ancora più visibile ed efficace la capacità di incontro con i bisogni della popolazione, non solo in ottica riparativa ma anche di prevenzione e presa in carico precoce».

redaz

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