Domanda ad Andrea Dossena: la squadra avverte una maggiore pressione, e anche un po' di tensione, ora che la classifica ci vede in buona posizione di classifica?
«I ragazzi non ci pensano e non ci devono pensare, nel modo più assoluto.»
Questa settimana com'è andata, come sta la squadra?
«Ci siamo... tra virgolette un po' rilassati, nel senso che abbiamo lavorato sodo, scaricando un po' la mente. È dal 15 di luglio che ho a disposizione un gruppo che lavora a testa bassa. Ora siamo preparati ad andare a giocare in un campo non facile, col Legnago ci attendono un po' le stesse difficoltà provate con la Giana Erminio. Se il campo sarà pesante dovremo cercare di fare una partita “sporca”. E naturalmente avremo qualche defezione.»
Ma a lei non piace parlare degli assenti.
«Io so che ho un gruppo di 25 giocatori su cui contare.»
Torniamo alla gara contro la Pro Patria. Cosa le è piaciuto e cosa no della sua squadra.
«Mi è piaciuto l'approccio alla gara, quando siamo stati noi i padroni del gioco e del campo. Non mi è piaciuto quando ci siamo abbassati, tant'è che abbiamo preso gol, e non mi è piaciuto l'atteggiamento un po' troppo remissivo nei venti minuti finali. Noi dobbiamo essere sempre propositivi.»
Seck e Rutigliano, due note positive.
«Seck ha patito l'emozione, appena entrato, ma poi si è comportato egregiamente. È un 2006, diamogli il tempo di crescere. Rutigliano ha fatto una buona gara, ma da lui voglio che maggiori accelerazioni al gioco. È nelle sue corde, può farlo.»
Iezzi: come mai la sostituzione?
«Ha giocato e non era al meglio, ho preferito farlo riposare.»
Domani, quindi, con inizio alle ore 16,15 la Pro Vercelli cercherà la sua seconda vittoria in trasferta. Poi si volta pagina: la prossima gara sarà contro un Novara che dopo un inizio disastroso, sta reagendo e tentando di risalire anche grazie al nuovo tecnico, Giacomo Gattuso.