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Attualità | 26 gennaio 2023, 08:12

Azzardo patologico: una piaga anche vercellese. Mostra interattiva e ambulatorio dedicato a chi vuole smettere

Aperte le prenotazioni per il “casinò matematico" che verrà allestito in Santa Chiara dal 31 gennaio. Al SerD hanno chiesto aiuto 98 persone in due anni.

Azzardo patologico: una piaga anche vercellese. Mostra interattiva e ambulatorio dedicato a chi vuole smettere

Dal 31 gennaio al 1° marzo l’auditorium Santa Chiara di corso Libertà 300 ospita la mostra interattiva “Fate il Nostro Gioco”, progetto di prevenzione ed educazione sul gioco d’azzardo patologico organizzato dal Ser.D. dell’ASL di Vercelli, diretto dal dottor Vincenzo Amenta.

«La mostra – spiega la direttrice generale dell’Asl, Eva Colombo - curata dall’Agenzia formativa Taxi 1729 di Paolo Canova e Diego Rezzuto, un matematico e un fisico torinesi, affronta in modo curioso e divertente il tema dei rischi legati al gioco d’azzardo, attraverso visite guidate da divulgatori scientifici».

L’allestimento ricorda un casinò suddiviso in tre ambienti. Nel primo il pubblico è coinvolto in tre giochi attraverso i quali vengono esplorate le probabilità e il modo in cui i numeri vengono tradotti in percezioni dalla nostra mente. Il secondo ambiente rappresenta il “cuore pulsante” della mostra: è un casinò matematico con croupier che interagiscono con i visitatori in giochi quali roulette, blackjack, poker, slot machine, lotto, superenalotto, win for life e gratta e vinci. Per ciascuno di essi vengono analizzati i cosiddetti “metodi infallibili” per vincere. Infine, nel terzo ambiente, la visione di un video stimola la riflessione per accendere un breve dibattito sulle conseguenze del gioco d'azzardo patologico.

Le visite, della durata di 90 minuti, sono organizzate per gruppi. Per le scuole la prenotazione è obbligatoria tramite il modulo on-line che dovrà essere compilato dagli insegnanti interessati all’adesione, disponibile sul sito della mostra CLICCA QUI.

Lo spazio di Santa Chiara sarà aperto da lunedì a sabato con ingressi alle 9, alle 9,40, alle 10,20 alle 11, alle 11,40; e nel pomeriggio alle 14, alle 15, alle 16 e alle 17, mentre la domenica gli ingressi sono alle 10; 11; 12; 14,30; 15,30; 16,30; 17,30.

«Il gioco d’azzardo patologico è un disturbo psico-comportamentale ricorrente che si manifesta con un persistente e incontrollabile bisogno di giocare senza riuscire a fermarsi – spiega Vincenzo Amenta, direttore del Ser.D dell’Asl Vercelli - Le persone giocano d’azzardo nella speranza di un guadagno facile, di cambiare la propria vita, di un riscatto sociale ma soprattutto per sperimentare le forti emozioni che da molti vengono percepite come estremamente piacevoli e oltremodo gratificanti e stimolanti».

E, se la prevenzione è il miglior strumento per evitare di cadere nella rete della dipendenza, le terapie si basano soprattutto su un lungo lavoro per far capire il valore del denaro.

«In Italia ci sono circa 1,3 milioni di giocatori patologici con dipendenza e solo poco meno del 10% di essi, circa 12.000, risultano in trattamento. A livello locale – precisa Amenta – il Ser.D. dell’ASL di Vercelli, negli ultimi due anni ha preso in carico e trattato 98 persone con disturbo da gioco d’azzardo patologico, di cui 84 uomini e 14 donne, con un’età media pari a 48 anni”. Il Ser.D ha sedi a Vercelli, Borgosesia e Santhià ed è accessibile senza impegnativa dal lunedì al venerdì dalle 8,30 alle 16». Nelle prossime settimane un ambulatorio dedicato alle dipendenze da gioco verrà aperto con orari serali e il sabato mattina: «I nostri pazienti - spiega l'assistente sociale Signorella Nicosia, che dal 2007 segue il settore - sono per lo più persone che hanno un lavoro. L'apertura oltre i canonici orari d'ufficio dovrebbe aiutare più persone ad avvicinarsi alla terapia».

redaz

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