E' finito con tre condanne e un'assoluzione il processo per la morte del 42enne vercellese Bruno Bertotti, perito chimico dei Cappuccini vittima di un incidente sul lavoro avvenuto allo stabilimento Ibl - Ipan di Coniolo.
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Un anno e sei mesi ciascuno per i fratelli Massimo ed Enrico Bonzano, titolari delle società di produzione del compensato in cui Bertotti perse la vita e un anno a Luca Ferro, direttore dell'impianto in cui avvenne l'incidente mortale. A tutti gli imputati sono state riconosciute le attenuanti generiche in misura equivalente alle aggravanti, la sospensione condizionale della pena e la non menzione nel casellario giudiziario. Assolto il pressista e capoturno Gianfranco Vedani, per il quale il pubblico ministero Anna Caffarena aveva chiesto una condanna a un anno.
Ammende per una cifra complessiva che supera i 20 mila euro per le contestate violazioni alle norme sulla sicurezza del lavoro che, secondo le indagini condotte dallo Spresal e dai carabinieri, avrebbero avuto un ruolo centrale nell'incidente in cui perse la vita il vercellese. Al termine delle indagini, nel corso delle quali il macchinario sul quale perse la vita Bertotti era stato sequestrato, la proprietà aziendale aveva poi provveduto ad adeguare la zona produttiva a tutte le prescrizioni e aveva risarcito la famiglia della vittima.
Le motivazioni della sentenza arriveranno entro 30 giorni, poi i legali dei tre imputati condannati potranno valutare l'Appello.














