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Attualità | 24 novembre 2022, 06:07

"Vercelli città della scherma" ricorda Gino Cantone e Franco Bertinetti

Alle due medaglie d'oro sarà intitolata la rotonda di viale Torricelli. Un campetto del Piemonte sport ricorderà Massimo Caccavo mentre in corso Libertà verrà posta una targa a Ranza.

Via libera della commissione Toponomastica a nuove intitolazioni

Via libera della commissione Toponomastica a nuove intitolazioni

Vercelli "città della scherma" rende omaggio alla memoria di Gino Cantone e Franco Bertinetti, due leggendarie medaglie d'oro olimpiche. Come era stato annunciato nel corso della finale del torneo internazionale di spada Bertinetti - che si è disputata lo scorso sabato al Teatro Civico - la commissione Toponomastica del Comune ha ufficializzato l'intitolazione della rotonda di viale Torricelli. Lo spazio, che segna l'ingresso al centro città per chi arriva dalla Tangenziale Nord, ospiterà il totem “Vercelli città della Scherma" e sarà intitolata a Cantone e Bertinetti. 

Unico vercellese vincitore di una medaglia d'oro individuale (e di un argento a squadre), Cantone salì sul gradino più alto del podio alle Olimpiadi di Londra del 1948, le prime dopo la fine della guerra. Nato a Robbio, nel 1917, e cresciuto nella Sala d'Armi della Pro Vercelli sotto l'occhio del maestro Visconti, Cantone si era prima diplomato in Ragioneria e poi laureato in Economia e Commercio e, al termine della carriera agonistica, divenne poi un operoso imprenditore.

Figlio d'arte - il padre era il generale Marcello Bertinetti, grande nome della scherma italiana - Franco Bertinetti vinse due medaglie d'oro olimpiche nella spada a squadre: a Helsinky nel 1952 e al Melbourne nel 1956. Accanto ai titoli olimpici, Bertinetti aveva ottenuto cinque ori a squadre ai Mondiali oltre a svariate piazzamenti individuali.

«Vercelli è da sempre una fucina di campioni nel mondo della scherma - commenta il sindaco Andrea Corsaro -. Era giusto rendere omaggio a questi due atleti di valore trovando uno spazio particolare, per il quale stiamo studiando un'insegna particolare».

Nella medesima riunione della commissione Toponomastica sono poi state autorizzate altre due iniziative: la posa di un targa a ricordo di Giovanni Antonio Ranza sulla facciata del palazzo Ranza di corso Libertà. Oltre al nome e alle date di nascita e morte recherà la dicitura «Giacobino e Patriota».

Via libera anche all'intitolazione del campetto del Piemonte Sport a Massimo Caccavo, uno dei punti di riferimento del rione Cervetto, Lavandé e volontario attivo nell'organizzazione della Sagra d'la Panissa. Caccavo, morto nel novembre 2019 a soli 59 anni, era stato tra i tesserati del Piemonte Sport e alla struttura di corso Rigola, così come al resto del rione, era sempre stato vicino. 

redaz

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