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Attualità | 21 dicembre 2021, 12:17

Il vercellese investe nella videosorveglianza: approvati 20 progetti per il bando ministeriale

Via libera della Prefettura: di particolare rilievo l'intervento predisposto dal capoluogo che andrà a potrenziare e integrare il sistema già esistente. L'elenco dei Comuni interessati

Il vercellese investe nella videosorveglianza: approvati 20 progetti per il bando ministeriale

Il Comitato provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, riunitosi in Prefettura nella mattinata di mercoledì 15 e di venerdì 17 dicembre, ha approvato i progetti di installazione e di implementazione dei sistemi di videosorveglianza presentati dai Comuni della provincia di Vercelli che hanno aderito al bando per il finanziamento statale in materia di sicurezza urbana.
Complessivamente sono 20 i progetti di videosorveglianza approvati dal Comitato con il supporto tecnico della Zona Telecomunicazioni della Polizia di Stato “Piemonte e Valle d’Aosta”, per i quali hanno presentato richiesta di finanziamento i Comuni di Arborio, Borgo d’Ale, Borgo Vercelli, Buronzo, Caresana, Carisio, Costanzana, Crescentino, Fontanetto Po, Ghislarengo, Lamporo, Palazzolo Vercellese, Pezzana, Prarolo, Quarona, Rive, San Germano Vercellese, Tronzano Vercellese,  Varallo,  Vercelli.
«Per poter presentare istanza di finanziamento - spiega una nota del prefetto Lucio Parente - i sindaci dei Comuni interessati hanno sottoscritto con il Prefetto il “Patto per l’attuazione della sicurezza urbana” individuando come prioritario obiettivo l’installazione di impianti di videosorveglianza in determinate zone del territorio comunale per la prevenzione e il contrasto dei fenomeni di criminalità diffusa e predatoria, nonché per la promozione del rispetto del decoro urbano».

In sede di Comitato provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica è stata apprezzata la sensibilità dei Comuni che hanno aderito all’iniziativa per innalzare il livello di sicurezza nei confronti delle comunità locali in considerazione  dell’utilità spiegata dai sistemi tecnologici in un ottica strategica per il controllo del territorio e la prevenzione e repressione degli illeciti. Tali strumentazioni rivestono, infatti, una funzione deterrente e hanno un’elevata utilità investigativa che può essere di supporto alle attività delle Forze dell’Ordine, contribuendo a innalzare ulteriormente il livello di sicurezza.
Il progetto presentato dal Comune di Vercelli, in particolare, una volta realizzato, si aggiungerà all’impianto di videosorveglianza già esistente di cui costituisce ampliamento e integrazione attraverso la realizzazione di nuovi punti di ripresa in aree sensibili non ricomprese nell’attuale architettura del sistema e la predisposizione di un’infrastruttura di collegamento tra la Centrale operativa della Polizia Locale e le Centrali Operative delle Forze dell’Ordine. Le videocamere saranno collegate con il sistema nazionale controllo targhe e transiti del Ministero dell’Interno attraverso il quale -  nella sala operativa della Questura, con possibilità di estensione alle sale operative del Comando Provinciale dei Carabinieri e della Guardia di Finanza -  giungerà in tempo reale la segnalazione del transito di veicoli sospetti, perché inseriti in banca dati, o rubati.
Dopo le valutazioni favorevoli, ottenute anche sulla base delle valutazioni del Comitato e degli elementi forniti dal Questore e dai comandanti provinciali dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, il prefetto Parente ha provveduto a inviare con parere favorevole i progetti agli uffici del Ministero dell’Interno che valuteranno la finanziabilità degli stessi e adotteranno una graduatoria nazionale tramite un’apposita Commissione centrale.

«Si tratta di un’importante opportunità per i Comuni - concludono dall'Ufficio Territoriale del Governo - in quanto per la realizzazione di tali impianti è stata autorizzata, per l’anno 2021, la spesa complessiva di 27 milioni di euro per l’intero territorio nazionale, ai fini del potenziamento delle tecnologie di contrasto all’illegalità ed all’insicurezza percepita dai cittadini sull’intero territorio nazionale».

redaz

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