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Sport | 25 maggio 2021, 21:08

Tragedia del Mottarone, modificato il percorso del Giro d'Italia

Cordoglio e rispetto per le vittime e le loro famiglie. Intanto la Valsesia prepara il primo, storico arrivo all'Alpe di Mera

La nuova tappa del Giro d'Italia

La nuova tappa del Giro d'Italia

È confermato: il Giro d’Italia non passerà dal Mottarone, per rispetto delle vittime della tragedia della funivia. Già ieri il Governatore del Piemonte, Alberto Cirio, e il suo vice, Fabio Carosso, avevano chiesto che il percorso del Giro venisse deviato in segno di riguardo per quanto accaduto. Oggi anche il ministro delle Infrastrutture, Enrico Giovannini si è unito a questa richiesta e gli organizzatori hanno subito individuato un percorso alternativo, che passerà attraverso Gignese e Vezzo per poi dirigersi verso Stresa e ridiscendere dal Lago d’Orta per raggiungere Omegna, poi Cesara e quindi il Passo della Colma.

«Ringraziamo Rcs e l’organizzazione del Giro d’Italia per aver compreso subito, fin da ieri mattina, il perché del nostro appello e per averlo accolto nonostante la complessità logistica di modificare in extremis il percorso di una gara di portata internazionale come la Maglia Rosa - sottolinea Cirio -. Non salire al Mottarone ci sembrava però un gesto doveroso di rispetto nei confronti delle vittime di questa tremenda tragedia e delle loro famiglie».

Intanto in Valsesia tutto è pronto per accogliere il Giro, con eventi ed iniziative legate alla grande kermesse sportiva: in ogni località si trovano esposti ornamenti di colore rosa, che vanno ad aggiungersi alle luci che colorano di rosa il Sacro Monte ed altri monumenti nelle notti valsesiane ed agli eventi sportivi ideati a corollario del Giro. Molto partecipate sono state le competizioni Borgosesia-Noveis e Quarona-Monte Tovo, riservate a ciclisti tesserati, mentre domenica 30 si terrà tra Quarona e Varallo una pedalata aperta a tutti, lungo la strada Doccio-Crevola, che unirà Quarona (luogo di partenza) e Varallo (luogo d’arrivo): una sorta di prova generale per una iniziativa che si vorrebbe rendere un appuntamento fisso, magari anche declinato nelle diverse stagioni. La manifestazione si chiama “…e adesso pedala” ed è in calendario tra le 10 e le 18 di domenica 30 maggio: sarà una giornata di svago alle famiglie, con escursioni guidate, noleggio e-bike ed area bimbi: tutto fruibile a titolo assolutamente gratuito.

«Purtroppo l’evento di Stresa ha gettato tutti nello sconforto, ci uniamo al cordoglio unanime per le vittime ed alla speranza che il piccolo sopravvissuto possa presto riprendersi – dice il consigliere regionale, Angelo Dago - il nostro territorio in queste ore è diviso tra il dolore per quanto accaduto e la consapevolezza che il passaggio del Giro d’Italia sulle nostre strade è una grande occasione promozionale che non possiamo permetterci di perdere – aggiunge l’amministratore – quando siamo riusciti, Paolo Tiramani ed io, a portare questo grande evento sportivo sul nostro territorio ci auguravamo di trovare entusiasmo nei nostri concittadini, ma le nostre aspettative sono state addirittura superate dalla realtà: ogni comune, ogni comunità, ha trovato il modo di dimostrare la propria accoglienza con decorazioni, iniziative, idee per mostrare che la Valsesia è pronta ad accogliere i visitatori al meglio».

Dago racconta anche il lavoro di tessitura di rapporti che si è svolto “dietro le quinte” e che, questo è il più grande auspicio, potrà riportare il Giro sul territorio della Provincia di Vercelli anche in future edizioni: «Abbiamo instaurato un ottimo rapporto con gli organizzatori – dice il consigliere – che hanno voluto conoscere e visitare i nostri luoghi, sono stati affascinati dal nostro Sacro Monte e hanno manifestato chiaro interesse a ritornare sulle nostre strade anche in futuro, vista la disponibilità e collaborazione dimostrata anche dal presidente Eraldo Botta, dal sindaco Gilardi e da tutti coloro che a vario titolo hanno profuso impegno per la riuscita di questa manifestazione».

redaz

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