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Provincia | 08 maggio 2023, 17:41

Orgogliosamente eredi dei nostri avi

Bianzè: grande successo sabato per la “Giornata del ricordo: ieri, oggi e domani” - Tante emozioni durante la cerimonia svoltasi nel cortile del municipio, sulle note suonate dal maestro Roberto Amadè.

Orgogliosamente eredi dei nostri avi

BIANZE’ – E’ stata una mattinata ricca di emozioni, quella di sabato per bianzinesi e non: la “Giornata del ricordo: ieri, oggi e domani” ha infatti suscitato in tutti i presenti alla cerimonia tanti ricordi su padri, nonni, bisnonni e ha invitato a riflettere su quanto questi hanno sacrificato per permettere a noi oggi di vivere in libertà e democrazia, valori che troppo spesso noi diamo per scontati.

 

Iniziata alle 10 nel cortile del palazzo comunale, la manifestazione ha visto la presenza di diverse autorità che hanno voluto presenziare proprio per sottolineare l’importanza del ricordo e del tramandare alle nuove generazioni i valori di libertà e giustizia, per i quali i nostri avi hanno combattuto: il sottosegretario di Stato al Ministero della Giustizia onorevole Andrea Delmastro,  l’onorevole Emanuele Pozzolo, il generale B. Uberto Incisa di Camerana, il generale Ghezzi, il comandante provinciale dell'Arma dei Carabinieri di Vercelli insieme al comandante della Stazione Carabinieri di Livorno Ferraris, i consiglieri nazionali A.N.C.R. generale Cerniglia e dottor Emiliano Leccese, il consigliere regionale dottor Carlo Riva Vercellotti, il presidente  della Provincia di Vercelli Davide Gilardino, il sindaco di Bianzè Carlo Bailo con diversi suoi colleghi dei comuni del territorio quali Tronzano, Crova, Sangermano, Palazzolo e Saluggia.

 

Tante anche le associazioni combattentistiche, d'arma e di Protezione Civile del vercellese e di diverse province del Piemonte che si sono riunite, rispondendo alla chiamata della Federazione di Vercelli e Biella dell'Associazione Nazionale Combattenti e Reduci e della Associazione Nazionale Famiglie Caduti e Dispersi in Guerra di Vercelli: “In questo cortile questa mattina ho la testimonianza che sul nostro territorio esistono ancora persone con valori profondi, valori che affondano le loro radici nel tempo, in un tempo in cui i nostri padri, i nostri nonni e bisnonni furono chiamati a combattere per difendere i confini della nostra nazione: confini che non furono solo difesi, ma che ridisegnati e tracciati con il loro sangue: un dono di libertà – ha affermato Simone Fossati, neo presidente della Federazione di Vercelli e Biella dell'Associazione Nazionale Combattenti e Reduci e profondo amante e conoscitore della storia - oggi ognuno di voi, collaborando con le amministrazioni, con le istituzioni e con le forze dell'ordine, tramanda i sacrifici di chi ci ha preceduto e ci ha lasciato, permettendo alle nuove generazioni di conoscerli e capire che le parole libertà, giustizia, pace e patria non sono cose astratte ma sono un dono da difendere: il dono più grande che un genitore può dare al proprio figlio. Questo è lo scopo e l'onere che tutte le associazioni qui presenti abbiamo. Ieri, oggi e domani: noi dobbiamo essere il legame che unisce queste tre parole”

 

E per sottolineare questo legame tra passato, presente e futuro, Fossati ha donato al commendator Bruno DeMarco, ex presidente della sezione di Vercelli dell’Associazione combattenti e reduci, ex presidente federale e presidente dell'Associazione caduti e reduci di guerra, l'attestato di presidente onorario della federazione di Vercelli e Biella dell'associazione nazionale combattenti e reduci, perchè si è sempre prodigato con disponibilità, generosità e impegno sul territorio. Un gesto, questo, che vuol essere un segno di rispetto e di riconoscenza che ha unito l'esuberanza della gioventù con la saggezza di chi ha già maturato l'esperienza. A fare da intermezzo agli interventi delle varie autorità, le canzoni del maestro Roberto Amadè che è veramente riuscito ad emozionare e a commuovere i presenti.

 

“E’ nostro dovere ricordare quei caduti che sono morti per far sì che manifestazioni come quella di oggi possano avvenire in maniera liberale e democratica – ha commentato il sindaco Carlo Bailo – come dice il nostro inno: stringiamoci a corte, uniamoci per portare avanti nelle generazioni i sacrifici che sono stati fatti per noi”. Poi è stata la volta del consigliere regionale Carlo Riva Vercellotti: “Dobbiamo sentirci orgogliosamente eredi di chi ha combattuto”. Ed infine del sottosegretario di Stato al Ministero della Giustizia onorevole Andrea Delmastro che ha voluto sottolineare che: “Lo stato c’è! E’ vicino a tutti, anche alle piccole comunità come quella bianzinese che hanno il coraggio di ricordare e di organizzare manifestazione come queste, importanti per tenere bene a mente che tutti siamo in debito con chi è venuto prima di noi”. Terminata la parte inziale in municipio, il corteo si è spostato a suon di trombe suonate dai bersaglieri, davanti alle scuole per rendere omaggio al monumento dei caduti.

 

Dopo un momento di raccoglimento, i vari corpi arma presenti ordinatamente disposti hanno sfilato per le vie del paese fino al capo sportivo, dove per l’occasione è stato allestito un capannone in cui si è svolto il pranzo sociale a cura della Pro Loco. “Commosso, ringrazio tutte le persone che hanno collaborato, a livello organizzativo, nella parata, nelle cucine e al servizio ai tavoli del pranzo gestito dalla bravissima Pro Loco di Bianzè, ringrazio il sindaco Carlo Bailo per tutte le importanti responsabilità che si è assunto ospitando questo evento, ringrazio Bruno de Marco, la professoressa Annamaria Martinelli e il dottor Filippo Zanellato, l'avvocato Alberto Villarboito – commenta Simone Fossati – e non per ultimo ringrazio la figura più importante di questa manifestazione... il nostro cerimoniere, Attanasio Marcantonio Presidente degli Artiglieri d'Italia della Sezione di Vercelli, senza il quale non sarei stato in grado di organizzare questo evento. Grazie a tutte le associazioni che partecipando hanno reso possibile la manifestazione e alla Fanfara dei Bersaglieri di Settimo Torinese M.A. Fausto Balbo per averci accompagnato con un fantastico entusiasmo! E all'insuperabile maestro Roberto Amadè che con le sue interpretazioni  ha commosso tutti”. Per poi concludere: “Con orgoglio posso dire che questa giornata è entrata nella storia del nostro Bianzè”.

Anita Santhià

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