Giornata di confronto e prospettiva a Saluggia, dove si è svolto l’incontro "Il Polo Biomedicale: visioni e strategie per il futuro", promosso dal Comune di Saluggia per riunire istituzioni, aziende e rappresentanti del territorio attorno a un’eccellenza industriale e scientifica di rilievo internazionale.
Il pomeriggio si è articolato in due momenti: la visita delle aziende del comprensorio ex Sorin-Avogadro, che ha consentito ai partecipanti di prendere visione dell'estensione e della complessità del Polo Biomedicale e alle autorità di approfondire la conoscenza di realtà produttive e delle tecnologie sviluppate nell’area, e l’appuntamento all’Auditorium Enea, dove si è discusso delle strategie per il futuro del distretto e delle opere infrastrutturali a supporto del suo sviluppo. La forte presenza delle istituzioni ha confermato la rilevanza strategica di una realtà che attualmente rappresenta il più importante insediamento industriale della provincia di Vercelli, con circa 1.700 occupati. Il complesso ospita infatti dal 1972 alcune tra le aziende più significative del settore biomedicale: Diasorin, LivaNova, Microport, CorCym, CID, Novartis, oltre all'ex reattore Avogadro (ora Deposito Avogadro S.p.A.).
Durante i lavori sono stati condivisi anche alcuni aggiornamenti importanti relativi all’argine che sarà costruito intorno al comprensorio, opera da 17 milioni di euro finanziata dal Decreto Commissariale del 10 luglio 2025, passaggio strategico per la valorizzazione dell’area, situata lungo la Dora Baltea, tra il ponte della linea ferroviaria Torino-Milano e il canale Cavour.
Il cronoprogramma prevede: entro febbraio 2027 la conclusione delle fasi A e B, con l’ultimazione della progettazione e l’aggiudicazione dei lavori (incluso il completamento delle procedure espropriative); entro luglio 2029 la chiusura della fase C, con la piena esecuzione e il collaudo dell’intervento.
Un’infrastruttura che, una volta completata, non solo garantirà la mitigazione del rischio idrogeologico, ma contribuirà a consolidare la competitività del Polo Biomedicale di Saluggia, oggi punto di riferimento per la produzione di dispositivi e tecnologie per la salute.
L’iniziativa di oggi, infatti, ha avuto non solo l’obiettivo di valorizzare le aziende già presenti nell’area, ma anche quello di favorire l’insediamento di nuove realtà.
“Questo intervento sul territorio è per me motivo di grande soddisfazione perché è un esempio di legame tra sviluppo economico e impegno per il rischio idrogeologico - ha sottolineato l’On. Gilberto Pichetto Fratin, Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica in un video messaggio - Il polo produttivo di Saluggia racchiude una serie di eccellenze in un settore decisivo per la nostra vita, quello dell’innovazione in campo biomedicale. L’intervento ha valenza in un’area produttiva che è espressione di scienza e di lavoro. Le nuove condizioni climatiche ci spingono in quella concretezza nell’azione che viene mostrata anche oggi attraverso l’impegno di tante istituzioni ed un risultato collettivo”.
Si conferma dunque la centralità del Polo nel sistema produttivo piemontese e nazionale così come la volontà condivisa tra enti pubblici, istituzioni e imprese di proseguire nel percorso di sviluppo sostenibile, innovazione e sicurezza del territorio.
“Il progetto dell’argine di Saluggia rappresenta un investimento strategico per la sicurezza, lo sviluppo e la competitività del nostro territorio. Con quest’opera la Regione Piemonte consolida un impegno concreto verso una delle aree produttive più importanti della provincia di Vercelli, dove eccellenze come il Polo Biomedicale generano occupazione, innovazione e valore per tutto il Paese - dichiarano il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, il vicepresidente Elena Chiorino e l'assessore alle Opere pubbliche e protezione civile, Marco Gabusi - La realizzazione dell’argine sarà garanzia di maggior stabilità idrogeologica per la zona direttamente interessata, ma anche per l’intero tessuto economico e infrastrutturale che ruota attorno a questa realtà. È un esempio virtuoso di come la prevenzione dal rischio idrogeologico e la crescita industriale possano procedere insieme, in una visione integrata che tiene insieme ambiente, lavoro e sviluppo. Il Piemonte sta investendo con forza nella difesa del suolo e nella valorizzazione delle proprie aree produttive: perché proteggere significa permettere di crescere, e creare le condizioni per nuove opportunità di investimento e occupazione. Il risultato di oggi è frutto di una collaborazione efficace tra istituzioni, imprese e territorio, un modello che vogliamo continuare a rafforzare in tutta la nostra regione”.
Sono intervenuti inoltre il Consigliere Regionale Carlo Riva Vercellotti, la Consigliera Regionale Simona Paonessa, il Presidente della Provincia di Vercelli e di ANCI Piemonte Davide Gilardino, il Presidente di Confindustria Novara, Vercelli e Valsesia Carlo Robiglio, il vice-rettore per il piano strategico del Politecnico di Torino Filippo Molinari, rappresentanti di ARPA Piemonte, Istituzioni Civili, Militari ed Ecclesiastiche, i rappresentanti delle aziende che operano all'interno del Polo Biomedicale ed una folta rappresentanza dei sindaci del territorio.
Nelle sue conclusioni, il Sindaco di Saluggia Libero Farinelli, promotore dell’incontro, ha sottolineato: “La nostra Amministrazione ha sempre dedicato grande attenzione al Polo Biomedicale, riconoscendone il valore strategico per il territorio. Siamo orgogliosi dei risultati significativi ottenuti, come il finanziamento regionale di 17 milioni per l’argine di protezione e il sostegno costante alle aziende insediate. Solo attraverso collaborazione tra istituzioni, imprese e comunità possiamo garantire crescita, innovazione e sicurezza per l’area. Ringrazio tutti per la partecipazione e l’impegno condiviso nello sviluppo del Polo Biomedicale”.
















