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Politica | 12 settembre 2020, 23:15

Vercelli Solidale: "Migranti in piazza: le istituzioni devono fare la propria parte"

Lettera a Prefettura e Comune per chiedere un percorso strutturato a tutela della salute dei giovani stranieri ma anche a protezione dei vercellesi

Alcuni dei ragazzi che ancora dormono in piazza Mazzini

Alcuni dei ragazzi che ancora dormono in piazza Mazzini

Dopo giorni di assistenza al nuovo gruppo di migranti  - il terzo in poche settimane - accampato in piazza Mazzini in attesa che si completino le procedure di identificazione e inserimento nel percorso del richiedenti asilo, il gruppo di associazioni Vercelli Solidale prende carta e penna per scrivere alle istituzioni del territorio e chiedere un intervento strutturato a favore dei giovani pakistani che dormono in terra da giorni e che solo dopo ripetute segnalazioni sono stati sottoposti al tampone.

"Il gruppo di associazioni Vercelli Solidale stigmatizza il comportamento delle istituzioni vercellesi, Comune e Prefettura,  per la mancata assunzione di tempestivi provvedimenti atti a evitare lo stazionamento e il pernottamento di gruppi di migranti richiedenti asilo, nei giardini pubblici cittadini - spiegano in una nota -. Tale comportamento, contrario alle norme che attribuiscono a Sindaco e Prefetto il compito di assumere provvedimenti immediati in materia, non solo viola i diritti umani relativi all’accoglienza, ma mette a repentaglio la salute e la sicurezza dei cittadini, specie riguardo a possibili diffusioni di Covid-19 e altre malattie contagiose".

La richiesta di Vercelli Solidale è che tra le suddette istituzioni e la locale dirigenza Asl si instaurino rapporti tali da consentire immediate analisi della situazione sanitaria dei migranti.

 

"Vercelli Solidale rinnova la propria disponibilità a collaborare con le istituzioni locali ma precisa che in nessun caso intende sostituirsi ad esse", spiegano dal gruppo. 

Ecco il testo della lettera.

Alla cortese attenzione del signor Prefetto e del signor Sindaco della città di Vercelli,

Nel mese di agosto 2020, la rete inter associativa “Vercelli Solidale”, com’è noto, ha operato, e opera tutt’oggi, per fornire una prima assistenza e un ricovero dignitoso a un gruppo di richiedenti asilo che si sono trovati costretti a pernottare e a stanziare in piazza Mazzini in attesa di essere identificati e poter formulare una domanda di protezione internazionale presso la Questura di Vercelli.

Come previsto dal Decreto legislativo 142 del 2015 in materia di accoglienza di richiedenti protezione internazionale, la prima accoglienza finalizzata all’identificazione, la verbalizzazione e l’avvio della procedura di esame della domanda di asilo, oltreché l’accertamento delle condizioni di salute e la sussistenza di eventuali situazioni di vulnerabilità che comportino speciali misure di assistenza, sono disposte dal prefetto il quale, sentito l’ente locale, individua la struttura più idonea. Nel mese di agosto ciò non è tempestivamente avvenuto.

Questo vuoto istituzionale ha pertanto fatto sì che i richiedenti asilo di cui sopra, giunti sul territorio vercellese dopo un lungo percorso migratorio che li ha portati ad attraversare anche alcuni paesi balcanici attualmente considerati a rischio dal punto di vista sanitario, non solo non ricevessero l’accoglienza prevista per coloro che domandano una protezione d’asilo, ma nemmeno venissero ospitati in una struttura che ne garantisse l’isolamento fiduciario fino all’esito del test per la diagnosi di SARS COVID – 2. Ciò ha arrecato un grande rischio non solo per la salute degli stessi, ma per la cittadinanza tutta.

Spinti perciò da una necessità umanitaria e di emergenza la rete di cui sopra si è fatta portavoce delle necessità di questo gruppo di richiedenti asilo occupandosi della loro prima accoglienza, del loro accompagnamento presso la questura per l’identificazione e la compilazione della domanda di protezione, del vitto e della fornitura di abbigliamento fino alla presa in carico dell’ente pubblico.Alla luce di quanto avvenuto fino ad oggi, chiediamo alle istituzioni cittadine di intervenire secondo le proprie competenze con la dovuta urgenza per affrontare i problemi conseguenti alla presenza in città di richiedenti asilo e al fine di evitare il ripetersi di simili situazioni.

Rinnoviamo, inoltre, la nostra disponibilità a collaborare fattivamente con le istituzioni, eventualmente anche con la Protezione civile che dispone di mezzi e personale adeguato, sulla base di una corretta distinzione di ruoli e competenze e di rispetto della normativa attuale, richiedendo l'attivazione il più presto possibile di un apposito tavolo in Prefettura nel quale siano presenti: l'ASL, la Questura, il Comune, i Sindacati, le Associazioni di volontariato, al fine di gestire le problematiche sanitarie, assistenziali e logistiche in situazioni similari e per costruire insieme sul territorio un protocollo d'intesa che preveda l'attivazione di procedure chiare per l'immediata assistenza igienico-sanitaria, per il ricovero temporaneo, per il vitto e per la definitiva allocazione.

Con rispetto e collaborazione

Vercelli Solidale

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