Dario Casalini, l'uomo che ha voluto restare a Vercelli.
L'uomo che ha voluto restare a Vercelli (nonostante i richiami del potere, i richiami “romani” insomma) è stato il leit motiv della grande serata, giovedì 19 ottobre, organizzata per ricordarlo dalla Fondazione e dalla famiglia Casalini.
E lui, ha di sicuro sorriso. L'avvocato, l'uomo potente amava orchestrare. E al Civico sembrava che la regia fosse sua, con gli eredi in prima fila: i figli Cristiana e Dario, Ferdinando Lombardi, Andrea Corsaro.
E il teatro era pieno zeppo, tanto che prima dell'inizio si sono dovuti aprire i palchi. C'erano le autorità, ma c'era tanta gente comune, anche. Il presentatore era il giornalista e conduttote tv Gigi Moncalvo.
Casalini, amato ma anche temuto e odiato – come ogni uomo di potere – ha comunque “lasciato un solco” ha detto il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Vercelli, Ferdinando Lombardi.
E ha lasciato ricordi forti: e affinché i ricordi dell'uomo – in primo luogo -, dell'avvocato, del politico, dell'amante della cultura vercellese, del presidente della Fondazione, affinché, dicevamo, questi ricordi rimangano ecco la pubblicazione del libro “Dario Casalini. Vercelli nel cuore”, scritto da Paoletta Picco, curato nella sua parte grafica da Guido Tassini, recitato da Roberto Sbaratto, che ha letto alcuni passi toccanti, e regalato a chi ha partecipato al grande giorno del ricordo.
Non poteva mancare una colonna sonora per Dario Casalini, con intermezzi musicali del giovane e promettente pianista Riccardo Mussato.
La figura di Casalini uomo politico della Democrazia Cristiana è stata tratteggiata dall'onorevole Luiga Bobba e da Gianfranco Astori, attuale stretto collaboratore del Presidente della Repubblica Mattarella. Astori, ha citato un'altra grande personalità della Dc e del piccolo mondo antico vercellese che ci ha lasciati: don Cesare Massa.
Sulla figura dell'uomo è soffermato padre Enrico Masseroni. Lui e l'avvocato si stimavano, c'era affetto tra loro.
Sul presidente della Fondazione, visto dall'angolatura economica e politica, si sono soffermati Ferdinando Lombardi e l'avvocato Roberto Scheda.
Dell'uomo di cultura che tanto ha fatto per la cultura di Vercelli han parlato il professor Alessandro Barbero (con una sorta di lezione sulla Vercelli di Vibio Crispo e di Eusebio) e il dottor Piergiorgio Fossale: se Vercelli è stata una delle poche città del mondo ad ospitare sei mostre del Guggenheim il merito è da ascriversi allo stesso ex assessore alla cultura Fossale, unitamente all'allora sindaco Corsaro, all'allora presidente della Regione Mercedes Bresso e, naturalmente, a Dario Casalini.
Su Dario Casalini, grande penalista, si è soffermato l'avvocato Andrea Corsaro (vedi video).
Alla fine, i riflettori sui fratelli Casalini: Cristiana, bella e commossa, accanto al fratello che ha concluso nel migliore dei modi: ricordando.
“Grazie a tutti, avrei voluto qui con noi mia mamma Chicca e Felix Lombardi”.
L'ultimo grande applauso è andato a queste parole.




























