Truffatori scatenati e, sempre più spesso, internet diventa lo strumento per sottrarre piccole o grandi cifre a ignari cittadini che cadono nelle trappole tese da scaltri malviventi.
Due i casi smascherati nei giorni scorsi dai carabinieri di Borgosesia: il 15 settembre è stato denunciato G.B., 26enne residente in Napoli e gravato da pregiudizi penali per reati contro il patrimonio, perché responsabile di truffa.
L'uomo, a inizio maggio, aveva pubblicato sul sito “Kijiji” un annuncio per affittare un appartamento per le vacanze a Finale Ligure: un borgosesiano di 37 anni aveva risposto all'annuncio poi rivelatosi inesistente, inviando un bonifico a titolo di caparra. Il napoletano si era poi reso irreperibile senza concludere la transazione e l'alloggio, ovviamente, non esisiteva.
Sempre nei giorni scorsi sono stati denunciati R.G., 61enne residente a Pizzighettone (CR) e gravato da pregiudizi penali per reati in materia di stupefacenti e S.G., 41enne residente a Locate Triulzi (MI), gravato da pregiudizi penali per reati contro il patrimonio ed in materia di stupefacenti.
Anche nel loro caso l'accusa è di truffa: sviluppando le indicazioni contenute nella denuncia sporta da 47enne residente a Borgosesia, i carabinieri hanno accertato che i due, attraverso il sito internet “Subito.it”, avevano messo in vendita una marmitta per motocicletta, ricevendo dalla vittima un bonifico sulla carta Postepay senza però provvedere alla consegna del prodotto e rendendosi irreperibili.














