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Cronaca | 07 settembre 2017, 12:27

Crea una sede fasulla in Lussemburgo ed evade il fisco per 50 milioni di euro

NEI GUAI UNA DITTA BIELLESE CHE COMMERCIA IN LANA

Crea una sede fasulla in Lussemburgo ed evade il fisco per 50 milioni di euro

Oltre 50 milioni di base imponibile sottratta a tassazione da una società estera 

attiva nel settore del commercio all’ingrosso di fibre tessili grezze e semilavorate di 

particolare pregio, con la sede legale in Lussemburgo ma, di fatto, amministrata in 

Italia presso gli uffici ubicati nel Biellese.

Questo è il risultato ottenuto al termine di un’articolata e complessa attività ispettiva 

eseguita dalla Sezione Tutela Entrate del Nucleo Polizia Tributaria della Guardia di 

Finanza di Biella e dalla Direzione Provinciale di Biella dell’Agenzia delle Entrate. 

A seguito dell’accesso presso gli uffici ubicati nella città, gli ispettori della Guardia di 

Finanza e dell’Agenzia delle Entrate hanno raccolto validi elementi di prova per 

asserire l’esterovestizione della società verificata. 

L’esterovestizione è una pratica attraverso la quale le società dichiarano fittiziamente 

di avere una sede all’estero per poter usufruire di sistemi fiscali più vantaggiosi.

Sulla base della documentazione, anche informatica, acquisita presso gli uffici di una 

società biellese ed attraverso l’analitica disamina degli aspetti gestionali della società 

formalmente domiciliata all’estero, della natura e delle dinamiche dei rapporti 

economici e commerciali intercorsi con altre società italiane e con importanti clienti -

prevalentemente italiani, hanno rilevato che la società operava di fatto dagli uffici 

siti in Biella e che in Lussemburgo non vi era alcuna amministrazione effettiva, ma 

solamente una mera domiciliazione.

L’intenso lavoro di ricostruzione effettuato dalla Guardia di Finanza e dall’Agenzia 

delle Entrate ha permesso di rilevare che la società avrebbe omesso di dichiarare al 

Fisco – nel periodo dal 2011 al 2015 - ricavi conseguiti in Italia per un ammontare 

complessivo di 463 milioni 744 mila euro a fronte di costi ricostruiti e riconosciuti, ma non dichiarati, per 413 milioni 661 mila euro. 

Sostanzialmente la base imponibile da sottoporre a tassazione (derivante dalla 

differenza tra i ricavi ed i costi) ammonterebbe ad oltre 50 milioni di euro. Su tale 

importo la società dovrà pagare a titolo di imposta sui redditi delle società un importo 

di 13 milioni 750 mila euro, oltre alle sanzioni ed agli interessi di mora.

redaz

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