Ha chiesto di essere giudicato con rito abbreviato (che in caso di condanna comporta lo sconto di un terzo della pena) Mario D'Uonno, l'ex guardia giurata che, lo scorso 4 febbraio, aggredì sul piazzale dell'Ovs Simona Rocca, gettandole addosso benzina e dandole poi fuoco.
La donna, che si salvò per miracolo, riportando ustioni sul 45% del corpo e restando per mesi in ospedale, lo aveva denunciato più volte per stalking e la settimana successiva all'aggressione era previsto il processo, che poi si è svolto in autunno ed è terminato con la condanna di D'Uonno.
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D'Uonno, in carcere dal giorno stesso dell'aggressione, si è presentato martedì all'udienza preliminare davanti al Gup Claudio Passerini accompagnato dal legale Enrico Faragona: le accuse che gli vengono contestate dalla Procura di Vercelli sono tentato omicidio aggravato dalla premeditazione e dalla crudeltà, stalking aggravato (per fatti successivi a quelli per i quali D'Uonno è già stato processato) incendio, violazione della privacy.
Simona Rocca, che ha riportato danni permanenti in seguito all'aggressione e che ancora sta seguendo un percorso riabilitativo, sarà parte civile: il processo prenderà il via l'11 febbraio 2020.













