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Attualità | 28 settembre 2017, 17:46

Denunce in vista per San Germano e Borgosesia

CAUSA PER DISCRIMINAZIONE RAZZIALE PER DELIBERE E ORDINANZE CONTRO ACCATTONAGGIO E RICHIEDENTI ASILO. LA REPLICA DI TIRAMANI: "SONO ATTI CHE COLPISCONO GLI INTERESSI DI CHI FA BUSINESS SULLA PELLE DEI MIGRANTI"

Denunce in vista per San Germano e Borgosesia

Si prepara una causa collettiva nei confronti dei Comuni piemontesi e lombardi (tra cui San Germano e Borgosesia) che hanno adottato provvedimenti anti immigrazione. Ad annunciarlo è l’avvocato Alberto Guariso, per conto dell’Asgi, l'associazione studi giuridici sull’immigrazione.

Al quotidiano La Repubblica, Guarisio ha infatti dichiarato che, visto il mancato intervento della Prefettura di Vercelli, l’Asgi, entro una decina di giorni, conta di ricorrere alla giustizia ordinaria, intentando una causa civile per discriminazione razziale contro i Comuni finiti sotto la lente d’ingrandimento. Nel mirino i due comuni vercellesi, un centro della cintura di Torino e una ventina di comuni lombardi che hanno adottato delibere tese a evitare l'apertura di centri per ospitare richedenti asilo.

A stretto giro di posta, arriva la prima risposta. A firmarla è il sindaco di Borgosesia Paolo Tiramani, segretario provinciale della Lega Nord.

"Apprendiamo con stupore la decisione da parte di questa associazione di intraprendere un’azione legale nei nostri confronti - scrive in una nota il sindaco di Borgosesia -. Fin da subito abbiamo chiarito che questa ordinanza non era né razzista né populista ma voleva colpire coloro i quali facendo business sulla pelle dei migranti non svolgevano le attività di occupazione giornaliere di queste persone, che, senza controllo, si dedicavano tra le altre cose a fare accattonaggio. Non è un caso che la stessa Prefettura, nella persona di Sua Eccellenza dottoressa Trio, abbia dichiarato che non ci siano gli estremi di un loro intervento avvallandone i contenuti".

Soddisfatto per il risultato ottenuto con l'ordinanza ("L'accattonaccio è completamente sparito nella nostra città, risvegliando evidentemente nelle cooperative un senso di responsabilità"), Tiramani replica affermando che "Questa associazione, invece che segnalare tali delibere e ordinanze, dovrebbe denunciare per truffa aggravata tutte le cooperative o associazioni no profit che intascano 35 euro al giorno senza neanche vigilare su queste persone, creando ingenti profitti".
Infine il sindaco di Borgosesia ribadisce che "Da primo cittadino mi sento in dovere di combattere il business senza scrupoli di taluni a tutela e a difesa della nostra gente”.

redaz

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