Daspo a 23 ultrà della Pro Patria, due dei quali minorenni. I provvedimenti, che prevedono il divieto di accedere agli stadi per una durata variabile tra gli uno e i cinque anni (in relazione alla gravità delle condotte contestate), sono stati emessi dalla Questura di Vercelli dopo i fatti avvenuti lo scorso 12 aprile, in occasione di Vercelli - Pro Patria. Secondo quanto emerso in sede di indagine, dopo essere giunti a Vercelli con modalità differenti da quelle comunicate, con il chiaro intento di sfuggire al controllo delle forze dell’ordine, i tifosi della Pro Patria oggetto del provvedimento, si erano radunati nei pressi di un bar cittadino, ove si erano muniti di oggetti atti a offendere, realizzati artigianalmente in maniera da poter apparire delle bandiere, trasportati da due di loro con una autovettura, per poi intraprendere un corteo non autorizzato, intonando cori ingiuriosi e tenendo comportamenti provocatori tesi alla ricerca di occasioni di scontro con la tifoseria locale.
Dopo vani e ripetuti tentativi di mediazione, per evitare scontro è stato necessari che le forze dell'ordine si frapponessero a bloccare la tifoseria bustocca e scortarla fino allo stadio, evitando il passaggio da zone frequentate dai tifosi della Pro Vercelli. La protervia del predetto gruppo si era manifestata anche in occasione del deflusso, quando pure, in gruppo compatto e sempre con atteggiamenti provocatori, si erano incamminati verso la stazione, rendendo nuovamente necessario un attento servizio di scorta e vigilanza sino alla partenza del treno diretto a Magenta, ove avevano lasciato i rispettivi autoveicoli.
Alla luce di tali fatti, la Digos ha avviato una meticolosa e complessa attività di ricostruzione delle singole condotte, avvalendosi del prezioso supporto delle riprese effettuate dal personale della Polizia Scientifica, oltre che delle telecamere del sistema di videosorveglianza cittadino e degli scali ferroviari di Magenta e Vercelli, riuscendo, grazie anche alla collaborazione di personale del Commissariato di Busto Arsizio, a identificare ciascun autore.
All’esito di un’accurata attività istruttoria della Divisione Polizia Anticrimine, nei confronti degli ultras della Pro Patria identificati è stato adottato il provvedimento inibitorio di Daspo, dalla durata variabile da 1 a 5 anni, in relazione sia alla gravità dalle condotte poste in essere da ciascuno che alla sussistenza o meno di pregiudizi in carico agli stessi, con il conseguente divieto di accedere agli impianti sportivi del territorio nazionale e degli stati membri dell’Unione Europea, ove si disputeranno manifestazioni calcistiche, anche amichevoli. Nel contempo, la Digos ha deferito in stato di libertà 18 dei predetti tifosi ultras, per essere stati trovati in possesso, nei luoghi interessati dalla manifestazione sportiva, di oggetti atti a offendere: bastoni della lunghezza di circa 80 centrimetri, realizzati con tubi di plastica rigida, verosimilmente di uso idraulico, attorno ai quali erano stati avvolti drappi di stoffa bianca, a simulare delle bandiere, ma privi di qualsivoglia scritta o immagine e fissati con nastro su entrambe le estremità, alcune delle quali sottoposte a sequestro, unitamente a fumogeni ed artifizi pirotecnici, abbandonati lungo il tragitto.
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