Venerdì 15 settembre, al Cinema Lux di Borgosesia, nell’ambito delle celebrazioni del 50° anniversario della consegna della medaglia d’oro al valor militare per la lotta di Liberazione alla Città di Varallo per la Valsesia, è stato proiettato il film documentario: Giorni di gloria (1945), di Luchino Visconti, Mario Serandrei, Giuseppe De Santis e Marcello Pagliero.
L’iniziativa è organizzata dall’Anpi sezione di Borgosesia, dall’Istorbive e dal Cinema Lux, con il patrocinio della Città di Borgosesia.
“Fu vera gloria?” alla manzoniana domanda che si è posto Enrico Pagano, Direttore IstorBiVe, non esiste ancora una risposta definitiva, perché il dibattito è molto acceso, in un tempo in cui gli attacchi alla Resistenza, anche a livello istituzionale, sono presenti: “Se vengono attaccati vuol dire che i valori della Resistenza sono vivi, che non è un fenomeno storico archiviato: il discrimine allora stava tra chi combatteva per affermare una gerarchia tra i popoli e coloro che lottavano per un progetto di umanità secondo il quale tutti gli individui hanno eguale dignità, gli stessi doveri e gli stessi diritti e tutti debbono avere le stesse opportunità, indipendentemente da dove nascono; un progetto non pienamente realizzato, ma che segna ancora oggi una linea di demarcazione contro gli ideali fascisti e nazisti”. Pagano ha ricordato come il film sia una fonte storica a tutti gli effetti, composto di immagini che fanno parte della nostra storia: i processi ai persecutori fascisti, le drammatiche immagini delle esumazioni delle vittime alle Fosse Ardeatine, la Resistenza nel nostro territorio con la Brigata Osella e la celebrazione della Messa al campo da parte di Don Sisto e poi il Monte Rosa che scese a Milano: “Questo bel documentario, che vidi per la prima volta al cinema Sottoriva, da studente, commentato da Cino Moscatelli, va naturalmente riportato al tempo in cui fu realizzato”.
In apertura la dedica dei partigiani agli italiani usciti dalla guerra: “A tutti coloro che in Italia hanno sofferto e combattuto l’oppressione nazifascista è dedicato questo film di lotta partigiana e rinascita nazionale”. Scrive Letizia Cortini in una scheda pubblicata in Diari di Cineclub n. 45, che è stata distribuita a tutti i presenti: “Quest’opera epica fu promossa dall’Associazione Nazionale dei Partigiani, dal Ministero dell’Italia Occupata, dal Pwb Film Division, montato a mano a mano che si svolgevano gli eventi, negli ultimi mesi di guerra, completato ed editato nei giorni della Liberazione e nei primi della ricostruzione”.
Mentre scorrevano le immagini, si ascoltavano i dialoghi spesso frantumati, era naturale porsi tanti interrogativi, chiedersi cosa sia rimasto e come sia stato possibile realizzarlo, coagulando registi e tecnici diversi, importantissimi per la futura storia del cinema italiano. “Nel film l’immagine di quel carro armato con un comandante comunista, un prete e una donna, è davvero emozionante, perché riassume tutte le componenti della Resistenza”: ha commentato il Presidente dell’ANPI di Borgosesia, lo storico Alessandro Orsi.
Al termine della proiezione è stato ricordato Dante Strona, partigiano e poeta della Resistenza, con la lettura di alcune sue poesie da parte di Daniele Conserva e Monica Carini, introdotte e commentate da Alessandro Orsi, che ha ricordato come la poesia civile abbia una lunga tradizione in Italia: “Serve a trasmettere idee, fatti, sentimenti, valori”. In sala era presente Daniela, la figlia del partigiano Dumas, che appartenne alla XII Divisione Garibaldi “Nedo”, la quale mantiene viva la memoria del padre e ha selezionato le poesie comprese in questa nuova raccolta: “Per conoscere Dante Strona. Poesie sulla Resistenza”, pubblicata dall’Istituto Storico in collaborazione con il Comune di Fontaneto D’Agogna, dove Strona visse a lungo. Dante Strona restituì le emozioni resistenziali attraverso liriche molto toccanti, in cui i valori resistenziali vengono elevati oltre la dimensione storica.