Capitolo allenatore: punto primo, non sarà Massimo Gardano (promosso a responsabile del settore giovanile), punto secondo, al momento non ci sono stati contatti. Il direttore Casella e Gianluca Pinciroli cominceranno a contattare più figure.
Capitolo squadra: c'è già un gruppo di 17/18 elementi (i portieri Valentini e Rizzo; poi Iezzi, Iotti, Calvano, Emmanuello, Comi eccetera) a cui si aggiungono alcuni giovani e alcuni giocatori che tornano dal prestito (Carosso, Mepi, Maggio, Macchioni, Parodi). Ma intanto c'è un primo acquisto: Ousmane Niang, mezzala o esterno di centrocampo, classe 2002, proveniente dal Fano. Su di lui c'erano anche Cittadella e Pordenone. È il primo acquisto della Pro Vercelli 2023-2024.
Dopo le news veniamo alla conferenza stampa convocata giovedì, 1 giugno.
Ieri e oggi, la parola al presidente Paolo Pinciroli.
Due parole su di lui, prima. Uno, caccia i soldi. Due, è un tifoso della Pro Vercelli da quando frequentava il Dal Pozzo. Tre, parla poco. Giovedì ha fatto un'eccezione (precisando: «A Vercelli forse no, ma in provincia sono conosciuto, e non ho certo intenzione di fare una figura di emme.»)
Ha cominciato con una disamina della stagione appena conclusa: «Le cose non sono andate bene. Fortunatamente, e qui lasciatemi ringraziare Gardano, siamo riusciti a mantenere la categoria. Eppure avevamo speso, così da avere una rosa importante. È andata come è andata, le colpe sono di tutti, ora si cambia.».
Sulle voci di eventuali cordate ha detto: «C'è sempre qualcuno che si riempie la bocca. Non c'è stato nessuno che si è fatto avanti. Lo sceicco che porta la Pro in A è solo un sogno.»
Il futuro: si torna alle origini (come fu con la Pro Vercelli di Modesto). «Investiremo sui giovani, anche perché secondo la nuova filosofia della Lega tra due tra anni le squadre di C dovranno valorizzare i giovani del vivaio. Non spenderemo quanto speso l'anno scorso, ma resteremo e siamo ambiziosi. In prima squadra ci saranno alcuni giovani e ci saranno anche giocatori nuovi, nessun grande nome sia chiaro, ma solo gente che voglia dare l'anima per la Pro. L'abbiamo visto dove si va a finire coi famosi... »
Obiettivi? «Per questa città la C è un lusso, il primo obiettivo sarà dunque mantenere la categoria. Il secondo sarà quello di fare bene. Stabilire oggi, senza che la squadra sia stata definita e senza tecnico e staff, un obiettivo preciso mi sembra prematuro.»
Tre grazie di Pinciroli: «Ai nostri tifosi, all'amministrazione comunale che per la Pro Vercelli fa molto, al nostro partner che mette denaro e competenza.».
La parola quindi all'amministratore delegato Francesco Cellento (della Go Reset Sport srl): «Una società che si rispetti pianifica e analizza il passato. Chiaro: se i numeri non tornano -(come successo nel campionato appena concluso) occorre cambiare strategia, senza dimenticare mai che la Pro Vercelli ha un passato che va rispettato. Il più grande investimento? Non può che essere sui giovani. E il settore giovanile è già da ora un fiore all'occhiello per questa Società»
Ultimo a parlare il direttore Alex Casella.
«Tre anni fa ci avvicinammo a lottare per la B, due anni fa la stagione è stata comunque positiva, mentre quest'anno, proprio quando pensavamo di aver allestito una squadra di tutto rispetto, le cose non sono andate per il verso giusto. Parlare di obiettivi, adesso, è prematuro. Se con il Vicenza, il Padova e le altre squadre ambiziose ci ritrovassimo anche il Brescia sarebbe un girone davvero difficile, quindi aspettiamo.»
Sulle ambizioni (meglio: sulla volontà di “fare bene”) della Società. «Ho chiesto l'acquisto di un giovane che ritengo di prospettiva e di valore, ossia Niang del Fano, e la Società ha provveduto subito ad acquistarlo. Ora come ora partiamo da un gruppo di giocatori (che da dai portieri a Iezzi, Calvano, Iotti, Comi, i prestiti che tornano) da completare insieme al nuovo tecnico: e questa, per me, è una sfida stimolante.»
La conclusione: «Tre anni fa dissi Ripartiamo. Lo ripeto adesso.»