Omaggio di Vercelli alle vittime del covid. Sabato mattina, al cimitero di Billiemme i rappresentanti delle istituzioni si sono dati appuntamento per un momento di raccoglimento e commemorazione dei concittadini che hanno perso la vita durante la fase acuta della pandemia.
«Vercelli intende ricordare le vittime del terribile periodo che abbiamo passato creando un luogo in loro memoria» dice il sindaco, Andrea Corsaro che, sabato, ha ricordato i giorni concitati del febbraio e marzo 2020 ringraziando quanti, in quei momenti, si sono fatti carico di affrontare una situazione fino ad allora sconosciuta: medici, infermieri, personale sanitario, ma anche volontari del soccorso, forze dell'ordine, coloro che si sono spesi per la ricerca di respiratori e materiale di ogni genere. Il memoriale per le vittime del covid sarà realizzato in città: tra i luoghi al vaglio dell'amministrazione comunale uno particolarmente simbolico potrebbe essere rappresentato da piazza Mazzini.
«Certamente ci siamo trovati impreparati ad affrontare giorni che non erano mai stati vissuti prima - ha detto nel suo intervento il sindaco Andrea Corsaro -. Oggi ricordiamo chi ha perso la vita e quanti hanno fatto di tutto per affrontare il virus con le poche conoscenze che si avevano allora. L'esperienza vissuta può veramente insegnarci molto anche per il futuro. Oggi il pensiero è per tutte le persone che hanno sofferto, per quelle che hanno aiutato e per quanti hanno messo a rischio la propria vita, certe volte perdendola, per curare i malati».
«Dopo anni di lotta le statistiche ci dicono che il virus oggi è meno pericoloso - ha aggiunto Margherita Candeli, in rappresentanza della Provincia -, ma le situazioni dolore che abbiamo vissuto devono insegnarsi a essere pronti per evitare che certe situazioni dolorose si ripetano».
«Tutto quello che si poteva fare per gestire un'emergenza inattesa è stato fatto - ha aggiunto il prefetto, Lucio Parente -. Il Paese si è stretto alle vittime e ha fatto esperienza del dramma per fare in modo che non si verifichi più. Il pensiero va alle vittime del virus, a quanti si sono sacrificati per prendersene cura anche a costo della vita».
Un pensiero e una benedizione per le vittime è stata impartita da monsignor Giuseppe Cavallone in rappresentanza della diocesi.