«Mister, quella di domani contro il Pordenone sarà una gara particolare», dice Alessandro Piccica, addetto stampa della società, introducendo la conferenza stampa di Massimo Paci, che però lo interrompe: «No, una gara normale ma importante per noi perché ci sono in palio tre punti. Siano consapevoli dell'importanza della partita, siamo pronti».
Sul pareggio con l'Arzignano dice che «è vero, non abbiamo fatto la nostra miglior partita, soprattutto in fase di possesso, infatti la squadra è abituata a giocare meglio. Però la squadra ha fatto un salto in avanti dal punto di vista del carattere: sono convinto che venti giorni sarebbe andata peggio. La capacità di portare a casa punti è determinante in questo campionato.
«Giocare contro la squadra che per tutti è la più forte del nostro girone – dice ancora – è uno stimolo in più. Il Pordenone è la prima in classifica, va rispettata, ma non dobbiamo scendere in campo con paura. Dobbiamo solo pensare ai tre punti in palio».
Sul Pordenone: «Hanno una squadra fatta per vincere il campionato e stanno dimostrando di essere primi grazie all'umità che mettono in campo. Noi dovremo puntare sul possesso, sui ritmi alti. Loro sono molto tecnici, a noi non resta che aggredirli.»
C'è un dato. Una classifica dei soli primi tempo vedrebbe la Pro Vercelli in testa alla classifica, viceversa, nei secondi tempi, sarebbe nelle zone basse. Io credo che il problema consista nel fatto che questa squadra, esssendo molto giovane, non ha avuto la forza di reggere mentalmente nei secondi tempi, quando a volte subentra la paura degli avversari. Domani quindi non dovremo giocare solo 70, 80 minuti, domani dovremo giocarcela fino alla fine».
«Se non avessimo perso cinque punti, tre con la Pro Patria, due a Trieste, avremmo fatto qualcosa di straordinario. Così non è stato, e dobbiamo capire il perché.
Non ci saranno Iotti, Corradini e Anastasio squalificati. Mancheranno altri...
«Ho la massima fducia nella squadra che scenderà in campo, Purtroppo in alcuni reparti, mi riferisco al centrocampo e ai difensori centrali, siamo contati, ma, ripeto, ho la massima fiducia in chi domani giocherà».
Domani lei affronta la squadra che l'anno, scorso, in serie B, la esonerò subito. Sarà quindi un ex, magari con il dente avvelenato.
«Credo che nella carriera di un allenatore un momento così difficile sia molto formativo per il carattere. Ho sofferto tanto, per via dell'esonero dopo una sola partita... ma quell'esperienza è stata ed è andata, e ora per me conta solo la Pro Vercelli».