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Politica | 02 novembre 2022, 19:40

Vaccino: il PD risponde a Pozzolo

«Una strumentalizzazione di quanto abbiamo collettivamente vissuto».

Vaccino: il PD risponde a Pozzolo

Recentemente in un’intervista il neo Onorevole Emanuele Pozzolo ha definito la gestione della pandemia “… una lacerazione gravissima dello stato di diritto in nome di una concezione fanatica e totalitaria della scienza dove si è provveduto a sostenere un clima infame, degno di regimi politici che nulla hanno a che vedere con la libertà e la democrazia come quello comunista cinese”. Contemporaneamente ha preannunciato l’istituzione di una commissione parlamentare di inchiesta sulla gestione dell’emergenza sanitaria. Tutto ciò ci mostra in maniera evidente, nel caso avessimo ancora qualche dubbio, quella che è e sarà la linea di questo nuovo Governo.

Del resto l’Onorevole vercellese, già nella sua veste di Assessore, aveva più volte esternato la sua posizione critica nei confronti dei vaccini e delle soluzioni assunte dai precedenti governi. E il Consiglio dei Ministri riunitosi in questi giorni dimostra che la sua non va interpretata come una posizione “personale”. Con un decreto a una settimana dal suo insediamento, il Governo Meloni ha cancellato le multe e reintegrato il personale sanitario non vaccinato.

La scusa? Pare che il ritorno in corsia dei sanitari sia una misura per far fronte alla preoccupante carenza di chi esercita la professione sanitaria, ma guardando i numeri le cose sono ben diverse. I medici sospesi in Italia sono stati meno di 4000 su un totale di 450 mila (0,8%). Se parliamo di dipendenti del SSN i sospesi sono circa 1200 (+600 Medici di famiglia) su circa 240 mila, gli infermieri che rientreranno sono 2600 su un totale di 450 mila (0,57%). È chiaro come questo rientro sarà ininfluente rispetto alla necessità di rispondere alla carenza degli organici, condizione invece reale nelle nostre strutture sanitarie.

Il vaccino contro il COVID in questi mesi ha contribuito a tutelare le persone più fragili: il virus in questi mesi è mutato grazie anche alla scelta responsabile di tanti e tante di vaccinarsi. Anche per questo oggi permettere ai professionisti del settore sanitario il rientro nei reparti nonostante il rifiuto nei confronti dei vaccini ha quasi il sapore di un premio. E tutto questo per cosa? Ricercare il consenso di una piccola parte dei dipendenti del settore sanitario che si sono opposti alle linee guida adottate a seguito delle indicazioni del mondo scientifico?

I mesi del lockdown e della diffusione della pandemia rappresentano uno dei momenti più difficili e delicati della storia recente del nostro paese e del mondo intero: l’arroganza e il disprezzo nei confronti del senso di responsabilità avuto dalla stragrande maggioranza degli italiani che emergono dalle parole dell’On. Pozzolo nel parlare di vaccini e regole anti Covid ancora una volta sembrano voler marcare separazione e divisioni, strumentalizzando quanto abbiamo collettivamente vissuto.

 

 

Il Segretario regionale

Paolo Furia

 

 

Il Segretario provinciale

Maria Moccia

 

 

Il Segretario del circolo di Vercelli

Patrizia Jorio Marco

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