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Politica | 22 settembre 2022, 06:11

«Una proposta politica per chi non si riconosce negli slogan e negli estremismi»

Terzo Polo: Francesca Tini Brunozzi è la seconda della lista del plurinominale per la Camera. «Un solido progetto centrista, nel quale continuerò a credere dopo il 26 settembre»

«Una proposta politica per chi non si riconosce negli slogan e negli estremismi»

Una campagna elettorale piombata tra capo e collo nel bel mezzo dell'estate. Un "matrimonio combinato (e quasi obbligato)" tra Italia Viva di Matteo Renzi e Azione di Carlo Calenda. Tempi strettissimi per farsi conoscere agli elettori le proprie proposte. Non esattamente le premesse migliori...

«Invece, di giorno in giorno, abbiamo visto che il clima è cambiato. Le persone si avvicinano ai gazebo per parlare, confrontarsi sui temi di politica, conoscere noi candidati, ascoltare i nostri programmi». Francesca Tini Brunozzi, umbra di nascita e vercellese di adozione da ormai molti anni, è in corsa per un posto alla Camera nel plurinominale. Davanti a lei, come capolista, c'è Luigi Marattin, economista e deputato, estensore di parte del programma di quello che oggi si chiama "Terzo Polo".

«Un progetto politico - assicura Tini Brunozzi - nato soprattutto dal confronto sulle posizioni di Italia Viva e Azione e dalle pressioni delle rispettive basi. Abbiamo avuto poco tempo per farci conoscere in un collegio così ampio ma abbiamo cercato di essere ovunque e, soprattutto, di parlare con le persone, facendo leva su due punti di forza: la competenza e la volontà di creare un soggetto di centro, capace di ragionare lontano dagli estremismi e dalla polarizzazione della politica attuale. Che ci fosse bisogno di questo soggetto centrista lo dimostrano anche due adesioni di peso, come quelle delle ex ministre Carfagna e Gelmini che hanno lasciato Forza Italia nel momento in cui il centro destra si è appiattito sulle posizioni di Lega e FdI. E anche l'ala riformista e liberale del Pd si trova in difficoltà di fronte a talune uscite».

A Renzi e Calenda gli avversari rimproverano la personalità da primadonna e una certa presunzione nel voler essere al centro della scena...

«Sono critiche che dimostrano la pochezza di chi le solleva - è la replica -. Personalmente ritengo che l'acume politico e la lungimiranza di Matteo Renzi siano un patrimonio della politica italiana. E, rispetto al presunto egocentrismo di Calenda, dico solo che, per fare politica a quel livello occorre avere una forte personalità».

Competenza, meritocrazia, rigore nelle scelte europeiste e atlantiste: non vi sentite il partito di quelli che vogliono essere "i primi della classi"?

«Questi sono i nostri valori e crediamo che siano anche i valori di quel ceto medio che lavora, paga le tasse, rispetta la legge e che non si riconosce più nella politica degli slogan. Molte di queste persone non vanno più a votare ed è a loro che ci rivolgiamo; non abbiamo fatto la campagna elettorale cercando di andare a sottrarre qualche voto al Pd o a Forza Italia. Non ci interessa. Il partito dell'astensionismo vale il 40%. Siamo convinti che una parte di queste persone possa riconoscersi nella nostra proposta e per questo abbiamo cercato di andare sul territorio, di usare parole chiare e semplici che potessero arrivare a tutti».

Se il 25 settembre il Terzo Polo "farà il botto" saranno tutti a contendersene i favori. Ma in caso contrario, il progetto non rischia di naufragare?

«Dal giorno stesso della creazione del Terzo Polo io ho smesso di pensare a me stessa come a un'espressione di Italia Viva, partito del quale sono coordinatrice provinciale fin dalla nascita e per il quale mi sono impegnata con tutta l'anima, per considerarmi parte di un nuovo progetto. Il lavoro che abbiamo fatto in queste poche settimane è prezioso e personalmente, comunque vada, continuerò con gli incontri sul territorio. Anche perché conoscere persone e realtà produttive aiuta ciascuno di noi a uscire da quella mentalità negativa che troppo spesso ci porta a dire che tutto è già scritto e a rassegnarci. Confrontarsi con le persone dà carica e fiducia e trasmette grande energia». 

 

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