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Arte e Cultura | 23 agosto 2022, 11:27

Duecento anni fa la scoperta delle spoglie di Guala Bicchieri. Vercelli celebra l'anniversario

Il prezioso cofano murato in una nicchia di cui si era perso il ricordo venne alla luce casualmente nel corso dei lavori di restauro

Duecento anni fa la scoperta delle spoglie di Guala Bicchieri. Vercelli celebra l'anniversario

Il 24 agosto 1822 la città di Vercelli scopriva le spoglie mortali di Guala Bicchieri nella basilica di Sant’Andrea. Il ritrovamento avvenne in modo casuale: durante i lavori di restauro della chiesa in corso in quel periodo le maestranze si accorsero che la parete di sinistra del presbiterio forse presentava una cavità nascosta. Decisero di controllare e fu così che, praticata un’apertura del muro, trovarono  un cofano ligneo decorato con borchie e medaglioni d’oro. Questi ultimi recavano decorazioni in smalto champlevé di  manifattura limosina, cioè lavori preziosi realizzati a Limoges. Il cofano appariva antichissimo e fortemente danneggiato dai secoli, ma gli smalti erano ancora stupendi e i medaglioni avevano tutto l’aspetto di vere opere d’arte. Gli esperti avrebbero dichiarato che quel cofano aveva un valore inestimabile e risaliva al XIII secolo.

All’interno fu rinvenuta una pergamena su cui era scritto che il cofano conteneva le spoglie mortali di Guala Bicchieri, colui che nel 1219 aveva fondato la basilica. Una presenza della quale, da secoli, s erano persi il ricordo e le tracce. Successivamente il cofano, oggi noto come Scrinium Cardinalis, fu donato all’architetto Arborio Mella e, dopo alterne vicende, oggi è conservato al Museo Civico d'Arte Antica di Torino, che ha sede a Palazzo Madama e nel 2005 fu esposto a Vercelli, attirando migliaia di visitatori.

Duecento anni fa i resti di Guala Bicchieri furono ricollocati nel punto in cui erano stati trovati, naturalmente in un contenitore diverso, e sulla parete fu posta una lapide a testimonianza della loro presenza. 

Il 24 agosto 2022 per tutta la giornata la lapide sarà illuminata da un raggio di luce suggestivo ed insolito, che l’Amministrazione Comunale ha deciso di accendere proprio a ricordo del cardinale e del secondo centenario del ritrovamento della sua tomba. 

«Vercelli non dimentica il cardinale, legato pontificio di ben due papi, Innocenzo III e Onorio III, e padre della nostra amatissima basilica, dove ogni giorno visitatori italiani e stranieri sostano incantati da tanta bellezza - commenta il sindaco, Andrea Corsaro -. E Sant’Andrea è il nostro gioiello più prezioso, una delle tante perle del nostro patrimonio artistico e storico e il simbolo di Vercelli, perciò saremo sempre grati al suo fondatore per aver offerto questo dono meraviglioso alla sua e nostra città. La luce che accenderemo vuole dimostrare che il ricordo di Guala Bicchieri è sempre acceso e più vivo che  mai». 

Esperta e studiosa di storia e letteratura inglese e autrice di importanti ricerche sulla basilica, su Guala Bicchieri e sul suo operato, l'assessore Gianna Baucero ricorda che «Senza Guala Bicchieri la storia d’Inghilterra, d’Europa e del mondo sarebbe stata diversa. Salvò la monarchia plantageneta, l’indipendenza inglese e il piccolo re d’Inghilterra. Concesse leggi epocali come la Magna Carta e la Forest Charter. Un personaggio straordinario, come straordinario fu per Vercelli il 1822, quando fu rinvenuto, di nuovo in modo casuale, il preziosissimo Vercelli Book».

Con la luce per i 200 anni dal ritrovamento della tomba di Guala Bicchieri proseguono le iniziative che l’amministrazione ha realizzato per valorizzare la basilica e ricordarne il celebre fondatore e che hanno attratto centinaia di visitatori. 

Per commemorare l’anniversario sarà celebrata anche una messa. alle 18,30 da monsignor Mario Allolio, vicario generale dell’Arcidiocesi e rettore della basilica.


redaz

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