«Voglio una squadra che finisca la partita con la maglietta e i pantaloncini sporchi. Chi incontra la Pro Vercelli dovrà passare una brutta domenica. E sono contento di lavorare con i giovani, da quando alleno ho capito che non ti tradiscono mai»: alcune frasi del nuovo allenatore della Pro Vercelli, Massimo Paci, durante la prima conferenza stampa.
Al suo fianco l'intera dirigenza.
«Ci siamo incontrati due volte, e abbiamo avuto modo di confortarci. Oltre a sposare la nostra filosofia, che è quella di lanciare giovani facendoli giocare con elementi più esperti, il nuovo mister è da un lato umile ma dall'altro anche ambizioso» dice l'AD, Roberto Pinciroli.
Estrema attenzione, poi, alle parole del direttore Alessandro Casella. C'è il nuovo mister, bene, che nuova Pro Vercelli vedremo? Sarà competitiva e, se sì, quanto?
«Da oggi valuteremo chi sono i giocatori adatti al nostro progetto – dice il direttore -.Non dobbiamo ripetere l'errore dell'anno scorso, allorché forzammo alcuni elementi che avrebbero preferito andare altrove. C'è comunque da fare i conti con le regole del mercato, ossia l'incontro e la valutazione della domanda dell'offerta di singoli giocatori. L'obiettivo è allestire una squadra competitiva, ma sarebbe prematuro porsi un obiettivo di classifica dal momento che non conosciamo ancora le squadre del nostro girone né la forza di queste squadre. Abbiamo una certezza: sappiamo chi siamo, e chi sono i nostri punti di forza. Poi è chiaro: cercheremo di fare sempre meglio di quanto fatto in passato.»
Massimo Paci un'idea sulla squadra dell'anno passato ce l'ha. Non ha ancora parlato con nessun giocatore, ma ne conosce due, Cristino e Bunino, perché li ha allenati. Ha visto più volte giocare la Pro Vercelli di Lerda.
«Ora come ora questa squadra ha una forte identità in fase di non possesso, con grande aggressività, sia in fase difensiva che in fase di contro-pressing. Nella mia idea di gioco c'è lo sviluppo di possesso palla, ma al tempo stesso io voglio giocatori che alla fine della partita abbiamo male alle gambe per quanto hanno dato.»
Su schema di gioco e tatticismi vari, dice: «Non sono qua per stravolgere quando fatto dal tecnico precedente, il modulo a tre, quindi, non va cambiato, ripartiremo, insomma, dall'ultima partita dell'anno scorso nei play off. Poi, valuteremo e sicuramente lavoreremo su più moduli. Ma l'ambizione è vincere anche giocando male. I risultati non vengono solo dal bel gioco.»
Cosa dirà ai più giovani?
«Nulla di particolare, nel calcio non servono le parole. Un giovane quando si allena deve acquisire una sorta di autodisciplina che lo porta a pensare che il singolo allenamento è l'allenamento più importante della sua vita.Cercheremo di scovare i talenti che abbiamo in casa.»
Due domande ancora a Casella.
Rizzo e Awua sono sul piede di partenza?
«Su Rizzo dell'interesse ma, come ho detto prima, domanda e offerta debbono incontrarsi. Se ci sarà la situazione giusta, bene, ma da parte nostra la smania di venderlo a tutti i costi non c'è. Per Awua il discorso è diverso. Non è il profilo di giocatore che può restare. Ha richieste, valuteremo.»
I lavori per il rifacimento del sintetico?
«Siamo alla definizione degli ultimi cavilli burocratici, partiremo quanto prima e comunque spiegheremo tempi e modalità nel corso di una conferenza stampa insieme al sindaco di Vercelli.»
Prossimo appuntamento con le viste mediche il 15 di luglio. Il 17 la partenza per i 15 giorni di ritiro in Valsesia. Ma l'interesse, ora, è tutto per il calciomercato.