Dopo i rallentamenti dovuti a problemi regionali, finalmente è partita la campagna antizanzare anche a Borgosesia.
«Il nostro Comune è stato tra i primi ad aderire al progetto, esattamente il 14 novembre 2021 – spiega la vicesindaco, Eleonora Guida -, mentre con determina datata 13 gennaio 2021 abbiamo accantonato la quota dovuta che ciascuno dei 60 comuni piemontesi aderenti al progetto ha versato per far sì che IPLA effettuasse tutte le operazioni necessarie a contenere la diffusione delle zanzare. Purtroppo, però, per motivi burocratici, il progetto non è partito ad aprile con gli interventi larvicidi come previsto, ma è rimasto bloccato».
Guida spiega che, dallo scorso aprile, ha ripetutamente chiesto chiarimenti: «ho fissato un incontro con i responsabili perché quanto è accaduto non deve assolutamente più ripetersi. Al momento le buone notizie sono due – specifica Guida - la prima, è che Ipla ha avviato le operazioni e, seppur tardive, non mancheranno di dare risultati percepibili a breve. La seconda buona notizia è che l’incarico a Ipla da quest’anno è triennale, quindi il prossimo anno non sarà più necessario il via libera regionale e le operazioni potranno partire in tempo utile».
Dal 20 giugno a Borgosesia la disinfestazione ha preso il via: in viale Varallo i tecnici sono già passati e continueranno nei prossimi giorni, dalla prossima settimana già pianificati gli interventi al Parco Magni e ai Giardini Lea Schiavi, lungo la ferrovia, in direzione Rozzo dove ci sono stati segnalati diversi focolai e anche nei centri estivi per dare sollievo ai bimbi. Particolare attenzione verrà posta in tutta l’area intorno ai festeggiamenti di San Peru, con l’obiettivo di eliminare anche le nuvole di moscerini che infestano diverse aree.
«Il tutto verrà effettuato nel rispetto delle persone e dell’ambiente, grazie alla perizia dei tecnici Ipla – spiega ancora Eleonora Guida - Certo le operazioni non saranno semplici: il nostro Comune conta 40 frazioni, 110 chilometri di strade e un territorio circondato da boschi; dunque è evidente che non possiamo immaginare di eliminare completamente le zanzare. Chiedo per questo la collaborazione dei cittadini, affinché si riducano al massimo situazioni che possano favorire il proliferare delle zanzare, come acqua stagnante conservata per bagnare orti e giardini».
È Davide Bruciaferri, dottore forestale consulente di Ipla, a spiegare le modalità d’intervento dell’Istituto: «Ipla si avvale di personale molto esperto, che conosce perfettamente le dinamiche di proliferazione delle zanzare e l’uso corretto dei trattamenti necessari – spiega il tecnico – che vengono scelti con cura per ottenere la massima efficacia nel pieno rispetto dell’ambiente. Dove possibile, addirittura vengono utilizzati prodotti a base di aglio, in modo che siano completamente atossici: l’obiettivo è di ottenere il giusto compromesso tra efficacia, tutela dell’ambiente e costi».
L’auspicio è che sempre più comuni aderiscano a questo progetto regionale, in modo che ci sia continuità nell’azione e maggior efficacia nei risultati: «Creare continuità nella prevenzione è la sola garanzia di poter controllare efficacemente la proliferazione degli insetti, che naturalmente non si fermano con i confini geografici, ma con un’azione sinergica e responsabile», conclude Guida.