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Attualità | 26 marzo 2022, 07:07

Giornata dell'Endometriosi: in ospedale una panchina gialla e un ambulatorio sul dolore pelvico

Presentate le iniziative medico sanitarie e le novità collegare alla legge regionale dedicata alle donne che soffrono di questa malattia fortemente invalidante

Giornata dell'Endometriosi: in ospedale una panchina gialla e un ambulatorio sul dolore pelvico

Un ambulatorio per il dolore pelvico al quale le donne possano rivolgersi per effettuare tutti gli accertamenti necessari per arrivare a una diagnosi precoce di endometriosi (o per escludere questa patologia, ovviamente). E una panchina gialla, che verrà posta proprio all'interno degli ambulatori di Ginecologia dell'ospedale Sant'Andrea per fare luce su una patologia subdola, fortemente invalidante e per molti versi ancora misteriosa.

Il Nodo provinciale Antidiscriminazione, l'Asl Vercelli, il mondo del volontariato sanitario e delle associazioni di categoria si alleano per la salute delle donne e per combattere le mille difficoltà che incontrano le persone colpite da questa particolare malattia che si presenta con mille sfaccettature e che, pur non essendo mortale, può arrivare a compromettere gravemente la qualità della vita delle donne che ne sono affette portandole all'infertilità, limitandone le possibilità lavorative e di vita sociale.

L'occasione per presentare la prima panchina gialla che verrà posta all'interno di un presidio ospedaliero è la vicinanza con la giornata dell'Endometriosi che la Regione Piemonte ha riconosciuto attraverso una legge del 2017 recentemente modificata e resa più funzionale. A parlarne, nell’aula magna dell’ospedale Sant’Andrea, la referente del Nodo Antidiscriminazione, Lella Bassignana, il vice ministro dello Sviliuppo Economico Gilberto Pichetto Fratin, il presidente della Commissione Sanità della Regione Alessandro Stecco, il consigliere regionale Carlo Riva Vercellotti e il direttore generale dell’Asl Eva Colombo mentre la primaria di Ostetricia e Ginecologia degli ospedale di Vercelli, Nicoletta Vendola, è intervenuta sugli aspetti medici e sociali «di una malattia alla quale mi sono dedicata fin dagli anni dell'Università ma anche ancora viene diagnosticata troppo tardi, compromettendo gravemente la qualità della vita delle donne», ha detto.

A Vercelli e Borgosesia, dove lavora il primario Enrico Negrone, saranno attivati ambulatori per il dolore pelvico, mentre la campagna di comunicazione condotta dal Nodo Antidisciriminazione si amplierà al mondo delle aziende e del volontariato.

Collegata in videochiamata da Roma è intervenuta anche Vania Mento, presidente dell’Associazione La vice di una è la voce di tutte,  da anni impegnata a diffondere la consapevolezza di una malattia che, nel suo caso, è stata veramente devastante. In Italia si considera che 3 milioni di donne siano colpite da endometriosi, 300mila circa in Piemonte. Nel 2017 la Regione varò una legge specifica costituendo il Team per l’informazione e la prevenzione dell’endometriosi e, nei giorni scorsi, grazie alle modifiche introdotte su proposta di Alessandro Stecco, è stata prevista l’istituzione di un Registro elettronico sull’endometriosi, un centro di coordinamento sulla malattia, l’ottimizzazione dell’Osservatorio regionale e la celebrazione in Piemonte, ogni 28 marzo della Giornata regionale per la lotta all’endometriosi. 

Lunedì, grazie al lavoro di Lella Bassignana, verranno distribuitei nelle scuole superiori i depliant speciali dedicati alla malattia; il Comune illuminerà di giallo la facciata del Palazzo Municipale e la Lega, per iniziativa del segretario cittadino Gian Carlo Locarni  e dall’assessore Ombretta Olivetti, orrganizzerà alle 18, al Piccolo Studio un incontro di approfondimento medico e legislativo dedicato all'endometriosi.

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