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Arte e Cultura | 02 marzo 2022, 12:40

Torino Nouvelle Vague: un giallo raffinato e ricco di rimandi all’arte e alla psicoanalisi

In libreria il nuovo libro di Franco Ricciardiello

Torino Nouvelle Vague: un giallo raffinato e ricco di rimandi all’arte e alla psicoanalisi

Cinema e letteratura si intrecciano nel nuovo romanzo giallo di Franco Ricciardiello, Torino Nouvelle Vague, Todaro editore.
Un giallo raffinato e ricco di rimandi all’arte e alla psicoanalisi.
Protagonisti un giovane pm e un vecchio regista della Nouvelle Vague, liberamente ispirato a Jean-Luc Godard, sospettato di aver ucciso l’ex moglie dopo la Nuit Blanche, una festa dedicata alla cinematografia francese.

Il palcoscenico è Torino, una Torino ricca di atmosfere, serate di gala al Museo del Cinema, strade avvolte nella nebbia. La vittima è Sophie Alma, musa indiscussa e attrice protagonista di molti film francesi degli anni Sessanta.

L’indagine parte bene, poi si avvita su se stessa, viene ostacolata dalla stampa, ma infine giunge a una soluzione suggerita da una felice intuizione del magistrato, uomo di poche parole e all’apparenza scostante, ma provvisto della capacita di comprendere l’animo umano e le sue debolezze.

Questo romanzo è un omaggio a Jean-Luc Godard, il grande vecchio del cinema postmoderno, facilmente identificabile dietro il personaggio del regista Leclercq. I titoli dei capitoli riprendono i titoli dei film da lui diretti. E le dichiarazioni surreali del protagonista del romanzo sono in linea con i dialoghi dei personaggi creati dal celebre regista francese.

Ecco l'incipit.

Quasi avesse sviluppato un sesto senso per il crimine, il commissario Mauro Ferrando si sveglia qualche secondo prima che il cellulare inizi a vibrare. È domenica mattina. Il cielo è ancora completamente buio perché siamo oltre la metà d’ottobre, ancora due settimane al ritorno all’ora solare, non c’è speranza di vedere i segni dell’aurora.

Si volta senza una vera ragione verso il telefono, a portata di mano sul comodino da notte. Ed eccolo che si illumina e vibra. Il commissario si alza, quando nota con la coda dell’occhio che le coperte sul letto si modellano in forma umana. Ha già il pollice sul tasto verde quando ricorda che Domiziana si è fermata a dormire da lui, stanotte.

— Pronto?

Indossa solo boxer e T-shirt ma non sente freddo, perché in questo anomalo ottobre si è formata una bolla di alta pressione, di giorno la temperatura si alza fino a 19 gradi, e non scende di molto nelle ore notturne.

— Omicidio o suicidio?

Chiude la porta della camera da letto, un’attenzione che si concede solo perché è distratto dalla conversazione telefonica: è dell’avviso che chi dorme a casa sua debba rassegnarsi ai ritmi e agli orari di un commissario di polizia.

— Hai chiamato il medico legale?
Accende la macchinetta del caffè espresso. Per fortuna ieri sera si è sfilato i vestiti davanti al televisore prima di seguire Domiziana in camera, così adesso può evitare di tornarci. Non gli fa piacere lasciarla da sola in casa sua mentre lui è fuori per lavoro. Paranoia professionale. E poi lei neppure ha le chiavi.
— Manda un’auto a prendermi — dice prima di interrompere la comunicazione.
Si veste in fretta e riempie la tazzina di caffè nero. Nell’attesa non riesce a rimanere con le mani in mano. Una specie di terrore del vuoto lo perseguita dagli studi universitari. Siede davanti al televisore con il comando muto inserito, e si gode il caffè bollente davanti al bianconero di un film Fuori Orario, di quelli che piacerebbero a Erasmo, il suo migliore amico. Un ragazzo e una ragazza, evidentemente fuggiti di casa insieme, percorrono con una barca a motore un arcipelago di scogli su cui sorgono case a un piano, di legno scuro, con gli infissi delle finestre dipinti di bianco. Preme il comando info, è un film di Ingmar Bergman.

* * *

Franco Ricciardiello, nato nel 1961, comincia a pubblicare nel 1980. Nel 1998 vince il Premio Urania con Ai margini del caos (Mondadori), tradotto in Francia da Flammarion, e nel 2005 il premio Gran Giallo Città di Cattolica con il racconto intitolato Battaglia d’Anghiari, pubblicato sempre da Mondadori.

Ha insegnato per quasi vent’anni scrittura creativa e tenuto seminari in tutta Italia. Ha collaborato con l’enciclopedia a dispense Scrivere di Bompiani-Rizzoli con il volume dedicato allo “Stile letterario”.

 

Oggi ha all’attivo tre volumi che raccolgono buona parte dei suoi ottantotto racconti apparsi in riviste e antologie in Italia, Francia, Grecia e Argentina, e nove romanzi, tra i quali due gialli: Autunno Antimonio (2007) e Cosa succederà alla ragazza (2014).

Per Delos Books sono disponibili dieci suoi romanzi brevi in formato eBook. Ha scritto insieme a Giulia Abbate il “Manuale di scrittura di fantascienza” (ed. Odoya) e pubblicato per la stessa casa editrice quattro volumi di narrativa di viaggio, dedicati alla letteratura, alla musica e al cinema di altrettante città italiane e europee (Parigi, Venezia, Torino e Berlino). Attualmente collabora con Pulp Libri ed è redattore capo del sito Solarpunk Italia (solarpunk.it)

red.cultura

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