Non ci saranno Masi e Luca Rizzo, che però presto torneranno disponibili; non ci sarà il portiere Valentini, per lui si prevedono tempi lunghi; non ci sarà il giovane attaccante, neo acquisto, Guindo, che zoppica: al primo allenamento si è procurato una distorsione alla caviglia.
Domani al Piola, la Pro Vercelli – impegnata alle 14,30 contro la Virtus Verona - è chiamata a far dimenticare la brutta prova contro il Trento.
Delle gare archiviate, Lerda non ne vuole parlare. Non ha voluto oggi, dopo la brutta prova contro la Pro Sesto, come non ha voluto commentare la vittoria sulla Juventus U23, che è stata invece una prova convincente.
«Si resetta e si guarda al futuro» dice.
Un commento sui nuovi.
«Sono tutti allenati, pronti insomma. Certo, devono inserirsi. Panico è arrivato perché cercavamo un attaccante dalla sue caratteristiche, diverse insomma da Silenzi: in quel ruolo siamo già coperti da Comi e Bunino. Poi c'è Guindo, ma bisogna vederlo in prospettiva. È andato via Carosso ed è arrivato Minelli, avevamo bisogno di fisicità e anche dei suoi centimetri. È partito Awua ed è arrivato Jocic, che conosce bene la lingua dopo i tre anni trascorsi a Verona, e che può occupare più posizioni. Infine è arrivato Gelmi, un nuovo portiere, perché un altro se n'è andato...».
Già: chi giocherà domani in porta? Il nuovo arrivato, oppure Lerda darà fiducia al giovanissimo Matteo Rizzo, che ha sempre fatto bene?
Veniamo alla gara di domani: «Con la Virtus Verona mi aspetto un atteggiamento vincente: ai ragazzi dico sempre che quelli che vincono non sono solo quelli che alzano i trofei, ma quelli che approcciano bene la gara; allenandosi bene e curando ogni aspetto, per esempio una buona alimentazione. Non bisogna sbagliare l'atteggiamento mentale: questo è un atleta vincente. Gli errori? Ne stati commessi e ne commetteremo ancora, ciò che contra è prepararsi al meglio, sempre.»












