/ Politica

Politica | 07 gennaio 2022, 11:22

Luca Pedrale nuovo presidente regionale di "Noi di Centro"

«Siamo al lavoro per la creazione di un polo moderato che possa riunire varie forze centriste rimettendo al centro del dibattito politico le esigenze del territorio e dei cittadini»

Luca Pedrale

Luca Pedrale

Luca Pedrale è il neo presidente regionale di "Noi di Centro", movimento politico che fa capo a Clemente Mastella e Giorgio Merlo e che si prefigge la creazione di una grande aggregazione di forze moderate.

«Con grande piacere mi è stato affidato dal segretario nazionale, onorevole Clemente Mastella, e dal presidente nazionale, onorevole Giorgio Merlo, l'incarico di presidente regionale di Noi di  Centro - spiega Pedrale - Il movimento politico ha l' obiettivo di unire le varie  forze moderate in una federazione di centro che ha come riferimento l'elettorato liberale, popolare, cattolico e socialista riformista.  A questa federazione, a cui stanno già lavorando Noi di Centro, Cambiamo di Toti e Brugnaro e Italia Viva, sono interessati anche settori di Forza Italia  e dell'Udc. C'e grande interesse ed attenzione per questa aggregazione  di centro che si sta costruendo e che avrà un ruolo decisivo per l'elezione del nuovo Presidente della Repubblica». 

Quanto alle priorità politiche, Pedrale precisa che "Noi di Centro" si distingue «per una particolare attenzione per i problemi concreti della gente e del territorio. Le problematiche delle persone sono al centro dell'azione di Noi di Centro. E' volutamente un gioco di parole perché è ora di tornare a delle forze politiche che mettano in primo piano il cittadino, la persona. Negli ultimi anni è  mancato un rapporto  diretto con la gente ed il territorio,  complici anche sistemi elettorali che riducono al massimo la possibilità di scelta da parte dell'elettorato. Vogliamo invece che vi  sia un collegamento costante con la gente,  gli amministratori pubblici, con le associazioni di volontariato e culturali, con i sindacati e con le categorie economiche e sociali».

Pedrale ricorda come «Il Piemonte e la Provincia di Vercelli nei prossimi anni dovranno fare scelte decisive  sulla vocazione o più vocazioni economiche che si vogliono intraprendere. Il settore dell'automobile è da difendere e valorizzare  visto il patrimonio tecnico e professionale che Fiat ha lasciato, ma non bisogna dimenticare che la nostra  Regione vive anche di Agricoltura, Turismo, Cultura, Enogastronomia».

redaz

Ti potrebbero interessare anche:

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore