Domenica 9 giugno ballottaggio tra Andrea Corsaro e Maura Forte: la fase due della campagna elettorale si consuma in meno di 14 giorni. Durante i quali può capitare di tutto. La legge, infatti, consente la ricerca e la formalizzazione di allenaze tra liste e coalizioni che, al primo turno hanno corso separate.
Così fece, nel 2014, Maura Forte, formalizzando l'apparentamento con SiAmo Vercelli (che in quella tornata elettorale aveva preso circa il 17% dei voti).
A porre un primo paletto anti apparentamento è, attraverso un post sul Facebook, il segretario provinciale della Lega, Paolo Tiramani, che, lasciando intuire che qualche "avances" ci possa già essere stata, chiude la porta a qualsiasi accordo formale.
"Ci hanno schifato per mesi, insultato e deriso. Oggi già contattati per il ballottaggio? No grazie - scrive Tiramani -. Non decido solo io, ma non sacrifico miei possibili consiglieri che hanno corso e sostenuto il partito e la coalizione lealmente, per un apparentamento, con chiunque, nessuno escluso. La Lega pensa così".
Silenzio, al momento, nel campo del centro sinistra: cinque anni fa Maura Forte (che pure era in vantaggio) scelse l'apparentamento e più volte, nel corso del suo non semplice mandato, ha pagato quella decisione con sconfitte in aula, mozioni e ordini del giorno "indigesti". Forse anche lei, sebbene questa volta si trovi nella difficile posizione di dover inseguire, potrebbe questa volta optare per la ricerca di un "appoggio esterno".












