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Politica | 04 maggio 2019, 17:18

Perfumo: «Siamo liberi, ci temono e cercano di screditarci»

«MAURA FORTE E ANDREA CORSARO HANNO FALLITO E VANTANO SUCCESSI CHE NON CI SONO STATI» - «SIAMO VERCELLI HA L'AUTONOMIA E L'INDIPENDENZA CHE SERVE ALLA CITTA'»

Alberto Perfumo, candiadto sindaco di SiAmo Vercelli

Alberto Perfumo, candiadto sindaco di SiAmo Vercelli

Alberto Perfumo, candidato sindaco dei SiamoVercelli, lei alla vostra prima presentazione disse che puntavate al ballottaggio, voci varie del centrodestra e del centrosinistra sostengono che voi rischiate addirittura di sparire, che finirete cioè, dietro centrodestra, centrosinistra, Movimento 5 stelle e liste a sostegno di Scheda. Suppongo che lei non sia d'accordo...

Tutto questo affanno nel sostenere che faremo un risultato modesto è figlio del timore nei nostri confronti, sia nel cdx che nel centrosinistra. Ci temono e, quindi, provano a delegittimarci. In fin dei conti, SiAmo Vercelli è l’unica alternativa seria a un passato che ritorna. Ed è un passato che ha fallito.

Ma supponiamo che vi vada male male per davvero: un solo consigliere eletto. Vorrà dire che è finita la parentesi dei Siamo Vercelli?

E’ più facile che spariscano i vecchi protagonisti, quelli sì che sono passati, sono finiti!

Rispetto a cinque anni fa, sembra una campagna elettorale più dura, con scambi di accuse forti tra centrodestra e centrosinistra. Ha letto consa hanno dichiarato l'assessore Coppo e l'ex assessore Ketty Politi? Che ne pensa?

Le loro amministrazioni hanno fallito entrambe e oggi entrambi i loro candidati vantano risultati che non ci sono stati. Giocano con la memoria dei vercellesi.

Torniamo a voi. C'è una grossa fetta di vercellesi che non crede alle promesse elettorali, sono loro il vostro maggior punto di riferimento? Che messaggio avete in mente per loro?

SiAmo Vercelli invita tutti i vercellesi a non credere alle chiacchiere e alle promesse. Il peggior errore che si può fare in queste elezioni è di scegliere i vecchi attori e i loro vecchi metodi e aspettarsi dei risultati diversi. Sarebbe imperdonabile.

Supponiamo un ballottaggio Corsaro-Maura Forte. E supponiamo che Scheda si allei con la Forte. Voi avete detto che non ci saranno apparentamenti, e quindi ora lei mi dirà che esclude l'ipotesi di un'alleanza con Corsaro, però anche cinque anni fa dicevate che non vi sareste alleati con nessuno e invece, alla fine, cedeste alle lusinghe del Pd.

Cinque anni fa dicemmo che non avremmo chiesto l’aiuto di nessuno se fossimo arrivati al ballottaggio. E così faremo anche stavolta.

Poi, siccome non ci arrivammo, proponemmo a entrambi i candidati, Demaria e Forte, di sottoscrivere i nostri principi, tra i quali spiccava il criterio di competenza ed esperienza nella scelta degli assessori. Sappiamo tutti com’è finita: quell’accordo, sottoscritto da Maura Forte, diventò carta straccia nel giro di poco tempo.

Cinque anni fa noi dovevamo provarci ma adesso abbiamo capito che siamo incompatibili con questi partiti. Non sosterremo nessuno.

All'opposizione, avete criticato duramente l'operato della giunta Forte. Cinque anni fa in campagna elettorale non foste “carini” con la giunta Corsaro. Secondo lei è stato peggio il modo di amministrare di Maura Forte o quello di Corsaro?

Due facce della stessa medaglia: interessi diversi, stili diversi, stessi risultati. La città stava male cinque anni fa e sta male oggi. Quello che serve è una rivoluzione, buona ma rivoluzione. Uno strappo, una virata.

Né basta girare pagina se quella dopo è uguale alla precedente.

Un riferimento diretto a Scheda e alle sue liste?

In effetti, è difficile capire la “sfida” di una persona che, col suo passato, si propone per far voltare pagina alla città. Non mi pare che sia credibile nei panni del cittadino qualunque che si ribella allo status quo: fino a cinque anni fa e per dieci lunghi anni, è stato al potere con Corsaro, è stato suo assessore. E ora vien fuori con la lista civica che vuol voltare pagina! Anche qui mi pare che si giochi con la memoria dei vercellesi.

Una domanda che ho già fatto a Gianluca Zanoni: l'esperienza (con assoluzione) di Expo cosa vi ha insegnato?

Il fatto non sussiste, così ha decretato il Tribunale di Vercelli. E questo ci ha restituito la fiducia che alla fine i conti tornano e che, come si dice, la verità viene a galla.

Tralasciamo la politica. A livello personale chi sono i politici avversari che maggiormente stima da un punto di vista umano e quindi per la loro correttezza?

Avendo interrotto presto la mia attività in Consiglio comunale, non ho fatto in tempo a conoscere bene tutti. Nelle occasioni che ho avuto, direi che Michelangelo Catricalà e Norberto Greppi sono le persone con cui mi sono trovato meglio dal punto di vista personale.

Nel presentare le vostre liste avete esaltato la competenza dei singoli. Ma questo è andato a discapito della rappresentatività: non mi pare che con voi ci siano commesse, bidelli, soci lavorato di cooperative che pagano pochissimo, pensionati con la minima eccetera.

Intanto, vorrei sottolineare un aspetto unico e, almeno finora, esclusivo: SiAmo Vercelli propone ai vercellesi una squadra completa, composta da consiglieri, assessori e sindaco.

La nostra lista è rappresentativa della società civile, ci sono commercianti, studenti, impiegati, liberi professionisti, pensionati.

Così anche gli assessori, che sono stati scelti in base alle capacità e alle esperienze che sono richieste nei diversi ambiti, alla capacità di ascolto e all’interesse per il bene comune. Nessuna prima donna. Perché amministrare una città è complesso e la squadra deve saper lavorare bene insieme.

Gli elettori conoscono in anticipo chi si occuperà di loro e della città.

Per smentire il luogo comune, che vuole che gli assessorati siano merce di scambio tra i partiti, i gruppi di potere e i candidati, sarebbe bello che le altre liste ci imitassero e dichiarassero anche loro i nomi degli assessori.

Quasi mi vien voglia di sfidarle a farlo.

Perché la gente dovrebbe votarvi? Me lo dica in dieci righe.

Perché abbiamo delle idee per sistemare i problemi della città.

Perché contiamo di farlo con determinazione e capacità: sappiamo realizzare quelle idee.

Soprattutto perché non abbiamo altri interessi e siamo autonomi e indipendenti. Come tanti elettori, a lungo abbiamo delegato ad altri la “politica”. Come a tanti elettori, nemmeno a noi piace quello che sta succedendo.

Siamo pronti a fare la nostra parte e abbiamo fiducia che insieme si possano cambiare le cose.

Non ultimo, siamo gli unici a poter dire così: Qualcuno può sfoggiare qualche idea, adesso in campagna elettorale è tutto più facile. Sono già meno le liste e i candidati credibili come capacità di realizzazione, di traduzione dalla teoria alla pratica. Solo SiAmo Vercelli ha l’autonomia e l’indipendenza per fare quello che serve alla città.

Remo Bassini

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