Sabato 23 marzo: nel bar che profuma di storia, perché ci riporta indietro a fine Ottocento, c'è un altro profumo: quello dell'amicizia. Quella che dura.
Più di venti persone, insomma, sono sedute da Taverna e Tarnuzzer perché oggi è tornato a Vercelli un loro amico, Massimo Perucca.
Ma è una rimpatriata particolare. Massimo Perucca, insieme a Roberto Tira (della casa editrice Freccia d'Oro) e Remo Bassini (scrittore e giornalista) è tornato con il sorriso di sempre ma con un nuovo biglietto da visita: il giallo che ha scritto e che si intitola “Scemo che legge”.
«Il titolo - ha spiegato Massimo - non è una presa in giro, non ha nulla a che fare con la frase che dicevamo da bambini. Scemo chi legge è una frase che nel libro ha un suo significato».
«Ho iniziato per caso ma ho intenzione di continuare» ha detto ancora.
Alla fine un po' di domande e un po' di commozione: perché Massimo è uno che lascia il segno.












