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Cronaca | 30 agosto 2018, 15:38

Ingaggia un gigolò per un festino, ma la serata prende una piega imprevista...

UN VERCELLESE CHE VOLEVA ORGANIZZARE UNA SERATA HARD HA FATTO ARRIVARE IN CITTA' UN PERICOLOSO EVASO

Ingaggia un gigolò per un festino, ma la serata prende una piega imprevista...

Nella serata di martedì, la Squadra Volante della Questura di Vercelli, ha arrestato un uomo di origini congolesi, classe 1989 e latitante da diversi mesi dopo essere evaso dagli arresti domiciliari. Nei confronti dell'uomo pendeva un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal tribunale di Venezia.
I poliziotti delle Volanti sono intervenuti su richiesta di un cittadino vercellese e si sono trovati di fronte a una complessa e turbolenta situazione da risolvere.
Il congolese, infatti, era stato ingaggiato tramite un sito di annunci online per partecipare, dietro corrispettivo, a un festino a luci rosse. Successivamente, tale festino era stato rimandato e il cliente di Vercelli si era rifiutato di pagare il giovane giunto in città proprio per l’occasione.
Andato su tutte le furie, il congolese ha quindi sottratto al suo cliente le chiavi dell’abitazione minacciando di restituirle solo dopo aver ricevuto i 100 euro pattuiti. Poi si era allontanato per le vie del centro cittadino.
A quel punto è scattata la segnalazione alla sala operativa della Questura di Vercelli che ha provveduto a inviare una volante.
Gli operatori di Polizia hanno rintracciato l’uomo e, attraverso l’identificazione con le impronte digitali, sono riusciti a scoprire che si trattava di un soggetto pericoloso scappato dalla propria abitazione, in provincia di Padova, dove era sottoposto agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico. Approfittando di una finta visita oculistica, era riuscito a far perdere le proprie tracce.
L’uomo era stato condannato in secondo grado a oltre cinque anni di reclusione per sequestro di persona e violenza sessuale nei confronti di una coetanea italiana.
Il congolese è stato quindi portato al carcere di Billiemme in ottemperanza all’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa a seguito dell’evasione.

redaz

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