E' stata una rimpatriata tra vecchi amici, in un clima di festa e allagria, ma è stata anche l'occasione per ricordare una stagione forse irripetibile per il mondo dell'informazione e dell'intrattenimento. La consegna del riconoscimento di Vercellese dell'anno 2017 a Domenico Mimmo Catricalà ha portato, sabato mattina in Seminario, tutti i vecchi amici del gruppo storico di Radio City. Molti hanno ormai i capelli bianchi ma il loro spirito continua a essere quello degli anni pionieristici delle radio libere.
Proprio come il protagonista della giornata: un 81enne dai mille interessi che, nella vita, ha sempre seguito le sue passioni.
"Non il vercellese dell'anno 2017, ma il vercellese degli ultimi 40 anni" ha detto l'assessore Andrea Coppo, presente alla cerimonia organizzata, come ogni anno, dal presidente della Famjia Varsleisa Pier Luigi Bruni.
Nato a Vercelli il 26 febbraio 1937, «Mimmo Catricalà - ha detto il presidente della Famija - è una personalità poliedrica dotato di capacità di sognare non disgiunta da realismo e concretezza. Tenace, esuberante e schivo eppure carismatico sempre e tutt’ora vivacissmo».
Musicista di valore (con gli Sleeping suonò persino in apertura a un concerto dei Rolling Stones) e sportivo, Mimmo Catricalà è stato tra i pionieri delle radio libere italiane con Radio City Tele Vercelli nata nel 1975 e tuttora attiva. "Una delle più longeve tra le radio private che nascevano in quegli anni", ha ricordato Giorgio Simonelli, docente e studioso di mezzi di comunicazione di massa.
E poi le molte altre vite di Catricalà: come organizzatore di concerti ha portato a Vercelli personaggi del calibro di Zucchero, Vasco Rossi e Ligabue. Una stagione irripetibile che molti vercellesi ancora ricordano assai bene. E poi il mondo del volontariato e dello sport che gli ha permesso, negli ultimi anni, di diventare un campione plurimedagliato di sollevamento pesi.
A raccontare questo personaggio unico sono stati gli amici di ieri e di oggi di Radio City con un simpatico format ideato apposta per l'occasione: in "studio" Claudio Cagnoni e Roswitha Flaibani; in "esterna" i collegamenti con Enrico Demaria, Roberta Martini, Aldo Flora, Raffaella Lanza e le amiche volontarie, Filippo Campisi.
Emozionato e visibilmente orgoglioso per l'affetto che i tanti amici gli hanno riservato, Catricalà ha concluso la mattinata con l'invito a seguire i propri sogni e le proprie passioni. A restare giovani dentro, insomma. Un po' come quei "ragazzi" che oggi si sono ritrovati per festeggiarlo.















