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Cronaca | 15 febbraio 2018, 12:16

"Sua figlia è in arresto: servono soldi e gioielli per la cauzione": e rubano 1500 euro a un'anziana

DUE TRUFFATORI NAPOLETANI IN AZIONE NEL VERCELLESE: BECCATI DAI CARABINIERI

"Sua figlia è in arresto: servono soldi e gioielli per la cauzione": e rubano 1500 euro a un'anziana

“Sua figlia ha causato un incidente stradale e ora si trova in caserma. Se non consegna i soldi, l’avvocato non potrà aiutarla e pagare la cauzione per farla rilasciare dai carabinieri”. Sono queste le parole che una 70enne trinese si è sentita riferire al telefono da un uomo una mattina del mese di ottobre scorso. Senza esitazione e senza nemmeno la lucidità per pensare di fare una telefonata a un parente o a un conoscente, la donna ha aderito alla richiesta del truffatore, ha raccolto gli oggetti preziosi che custodiva in casa e li ha consegnati insieme al bancomat e a un biglietto con il codice pin ad un sedicente avvocato che, pochi minuti dopo la telefonata, si era presentato alla sua porta. Solo dopo, metabolizzando l’emozione e riflettendo sullo svolgimento della vicenda, la vittima ha avuto il sospetto di essere stata raggirata ed ha contattato i propri familiari che la rassicuravano sulle condizioni della figlia, avviando contestualmente la procedura di blocco del bancomat, purtroppo già utilizzato dai truffatori che nel frattempo avevano effettuato 3 prelievi per complessivi 1.500 euro.

Questo è il copione messo in scena ripetutamente da due truffatori napoletani, M.G., 28enne e S.D., 24enne, entrambi gravati da vicende penali per reati contro il patrimonio, che sono stati identificati e denunciati dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Vercelli perché ritenuti responsabili, in concorso tra loro, di truffa aggravata e continuata nei confronti di persone anziane, accertando il compimento di almeno altri 18 episodi analoghi.

Le modalità di esecuzione e la vulnerabilità dei suoi destinatari rendono particolarmente odioso questo genere di truffa, pertanto, i carabinieri del Comando Provinciale di Vercelli desiderano allertare le persone anziane ed i loro familiari a diffidare da simili telefonate e, ove ciò avvenga, a sottrarsi dalle pressanti richieste dello sconosciuto interlocutore e contattare immediatamente le forze dell’Ordine al N.U.E. 112, comunicando l’accaduto. Non bisogna credere a chi, a qualunque titolo, richieda denaro per risolvere i problemi di un proprio congiunto.

redaz

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