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Attualità | 28 maggio 2016, 16:34

Viaggio nel tempo. Sulle tracce della guerra - fotogallery e videogallery

QUESTA MATTINA CIRCA 300 PERSONE ERANO SCESE NEL RIFUGIO ANTIAEREO DI PIAZZA CAVOUR, CHE, COME QUELLO DEL PALAZZO INA DI VIA VENETO, RESTERA' VISITABILE FINO ALLE 18

Viaggio nel tempo. Sulle tracce della guerra - fotogallery e videogallery

Ci si avvicina con la curiosità di chi vuole scoprire qualcosa di più sulla città.

Si scende con quel brivido di emozione che prova chi non è più abituato ad andare in un sotterraneo se non attraverso un ascensore o comode scale mobili.

Poi ci si trova lì sotto, ed è come essere catapultati indietro di 70 anni. 72 per la precisione. Sotto c'è la penombra delle luci artificiali e ci due lunghe "panche" di cemento che corrono lungo tutto il cunicolo. Ci sono le scritte "Mantenete la calma" e "Maschere anti gas" e c'è, ad accoglierti, il suo delle sirene, il rumore dei motori che da lontano si fanno più vicini, il sibilo e lo scoppio delle bombe.

E, lì sotto, nel rifugio antiaereo di piazza Cavour, sulle panche, non si possono non vedere i vercellesi di 72 anni fa. Seduti, fermi. Chi a pregare sottovoce chi a trattenere il fiato aspettando che tutto finisse. Poteva ospitare fino a 250 persone il rifugio di piazza Cavour, 250 persone sistemate nei due corridoi leggermente sfalsati l'uno dall'altro per evitare che, se uno dei due fosse centrato da una bomba, lo spostamento d'aria facesse strage anche in quello accanto.

 

E, lì sotto, non si può non pensare ai posti dove anche oggi la gente cerca rifugio da bombe e missili.

Quando si risale in superficie viene quasi da tirare un sospire di sollievo. Si torna nel XXI secolo e - qui - la guerra non c'è.

Anche 72 anni fa, uscendo dal rifugio antiaereo di piazza Cavour, avranno tirato un sopiro di sollievo. Le bombe, per quel giorno, erano passate. E si era ancora vivi. Un sospiro di sollievo, prima di sapere che, vicino alla stazione, per 19 persone le cose erano andare in modo assai diverso.

E' una bella iniziativa "Tracce di guerra: obiettivo Vercelli!" organizzato da La Rete sviluppando un'idea di Maurizio Roccato. Oggi, 28 maggio, è l'anniversario del più sanguinoso dei bombardamenti che durante la seconda guerra mondiale toccarono Vercelli. Visitare i rifugi antiaerei, guardare la sirena che dalla Torre Civica dava l'allarme, visitare la mostra allestita al museo Leone, è l'occasione per conoscere una pagina di storia cittadina. E ricordare quelle vittime.

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