Mister, lei ha avuto tanti allenatori, con mentalità diverse. Prima di Prandeli, per esempio, ci sono stanti Simoni e Malesani. Stiamo parlando del grande calcio, però. Che differenza c’è tra il grande calcio e le serie inferiori? A questa domanda l’ex attaccante della Pro, Iemmello, ha risposto con una sola parola: l’intensità. A tratti noi, l’intensità l’abbiamo vista, basta pensare al secondo tempo contro l’Arezzo.
L’intensità è fondamentale, sempre. Questa squadra non deve mai perdere la voglia di aggredire e pressare anche nella metà campo avversaria, questa squadra deve sempre lottare sulle seconde palle, sui contrasti. E poi si crea il gioco.
Questa Pro Vercelli sembra essere più in difficoltà contro squadre di bassa classifica. Più bloccata nel gioco.
La spiegazione è semplice. Non è mai facile giocare quando ti ritrovi davanti squadre che giocano con dieci giocatori dietro la linea della palla. Visto da fuori può sembrare che ci sia un ritmo, ma non è così. Siamo sempre gli stessi. Siamo quelli di Novara e Siena, siamo quelli che a volte fanno più fatica. Bisogna essere sempre bravi a concretizzare l’occasione giusta.
Arriva la Giana Erminio, pochi punti e quindi lotteranno per non perdere, almeno.
Da quando c’è stato il cambio tecnico la squadra ha ritrovato la propria identità. È una squadra che conosce molto bene la categoria, con elementi di qualità sia in mezzo al campo sia davanti. Nelle ultime partite ha strappato punti contro squadre importanti. Noi ci siamo preparati al meglio. Speriamo ci sia l’apporto dei nostri tifosi, ne abbiamo bisogno.
Sono 29 i giocatori che ha convocato Gilardino. C’è anche Graziano, ma non è ancora recuperato.
Portieri: Moschin, Saro
Difensori centrali: Auriletto, Carosso, Franchino, Grossi, Iezzi, Masi, Quagliata
Esterni bassi: Iezzi, Quagliata, Franchino, Foglia
Centrocampisti: Grossi, Bani, Erradi, Graziano, Mal, Merio, Schiavon, Varas
Esterni alti: Azzi, Della Morte, Romairone, Rosso, Russo
Attaccanti: Cecconi, Ciceri, Comi