La delibera ha per oggetto: "Tutela del territorio sangermanese delle invasioni / immigrazioni di popolazioni africane e non solo. Provvedimenti", ed è stata votata pochi giorni fa da due dei tre componenti la giunta comunale di San Germano: il sindaco leghista Michela Rosetta (che l'aveva anche proposta) e il vice Maurizio Bosco (il terzo assessore Massimiliano Pedrinelli risultava assente giustificato).
Il testo è un programma ben chiaro per fare in modo che nessuno, a San Germano, pensi di affittare stabili vuoti o cascine dismesse a cooperative o enti che si occupano di accoglienza ai richiedenti asilo.
Lo strumento? Una sanzione che può arrivare fino a 5000 euro per i cittadini che non comunicano al municipio, entro 15 giorni dal contratto, di aver concesso una propria abitazione a una cooperativa o a un ente che si occupa di accoglienza. E chi si premura di farlo entro i 15 giorni, viene comunque gravato di una serie di oneri (dalle certificazioni sulla conformità degli impianti e l'abitabilità dello stabile, per arrivare alla produzione quindicinale di un report sulla salute degli ospiti) che scoraggerebbe chiunque.
Cosa abbia spinto l'amministrazione leghista ad adottare una delibera senza precedenti, almeno nel verccellese, è spiegato in un'articolata premessa, in cui si precisa la netta contrarietà al progetto di accoglienza diffusa che la Prefettura di Vercelli ha prospettato ai sindaci in un incontro avvenuto nel mese di agosto.
"L’Italia si è trasformata in un campo profughi/clandestini - si legge nel documento - e ad oggi non si rinvengono soluzioni politiche e normative sia a livello nazionale e sia a livello internazionale, in grado di adottare una gestione vera dell’emergenza, producendo disagio diffuso nei territori italiani e creando allarme e gravi discriminazioni sociali, in quanto tale emergenza sta penalizzando gli italiani che sostengono, con il loro lavoro e le loro tasse, istituzioni e servizi pubblici".
Passando poi alla situazione locale, il sindaco di San Germano sostiene che "La Comunità sangermanese ha pagato a caro prezzo la politica scellerata di un’amministrazione di sinistra, che ha portato ad una crisi economica ed a un disagio sociale che con difficoltà l’amministrazione attuale sta risolvendo. Tale situazione era talmente degenerata da far sì che San Germano Vercellese era conosciuto a livello nazionale come il paese degli extracomunitari. Il patrimonio immobiliare di centinaia di sangermanesi, che con privazione e parsimonia, avevano costruito loro stessi o ereditato dai loro avi, aveva perso di valore economico. Tale scelta politica inoltre ha generato un forte debito per la comunità dovuto da una parte al mancato introito della tassa sui rifiuti e dall’altro alla mancata riscossione per la maggior parte degli affitti di proprietà comunali; essa ha inoltre generato la perdita nell’ottobre 2014 di 2 alloggi, derivanti da un lascito di benefattore, a causa di incendio per improprio utilizzo di una bombola gas da parte del locatore extracomunitario, peraltro gravato da ordinanza di decadenza".












