"Dove sta andando la risicoltura e l'agricoltura bio italiana? Tra concentrazione della catena del valore, stasi del mercato e finte soluzioni tecnologiche. Alla ricerca di alternative e alleanze” è il tema del convegno del Biodistretto del Riso Piemontese, in programma domenica 7 settembre al Castello di Rovasenda.
«Un nuovo impegno, quello del Biodistretto del Riso Piemontese, per ridefinire gli orizzonti di ciò che è possibile realizzare in campo risicolo insieme agli agricoltori e alle associazioni che si occupano di agroecologia in Italia», spiega Gianpaolo Andrissi, presidente del Biodistretto
Dalle 9,30 alle 12 si susseguiranno diversi interventi: si parte dal confronto tra i risicoltori biologici del Biodistretto e della Lomellina, rappresentanti della Cooperativa El Tamiso; alle 11 "Riso Resiliente – un laboratorio agroecologico vivente per produrre diversità in campo” con la presentazione del percorso e delle opportunità della riforma dei sistemi sementieri e del MEB, Materiale Eterogeneo in Biologico con Maria Paola Di Rovasenda e Daniela Ponzini R.S.R.
Alle 11. 20 “Il tramonto del green deal europeo? Come rilanciare la sfida data dal cambiamento climatico e la produzione di cibo?” con interventi di Roberto Schellino, autore di “Mille contadini”; Luigi Manenti, autore di “Alle radici dell’agricoltura”, Luca Ferrero di Asci Aps, Gianpaolo Andrissi presidente del Biodistretto, Adanella Rossi Rete Politiche del Cibo. Modera il giornalista Stefano Bongi.














