Negli ultimi mesi i pendolari della linea Torino-Milano hanno subito una lunga serie di disservizi: ritardi sistemici, cancellazioni improvvise, guasti, scarse informazioni e sovraffollamento di carrozze a causa del malfunzionamento degli impianti di raffreddamento di alcuni vagoni, dove la temperatura è arrivata anche oltre i 40 gradi. In queste settimane, comitati, coordinamenti e associazioni dei pendolari hanno, a più riprese, segnalato queste problematiche che condivido in prima persona, in quanto pendolare. Tutto questo, non solo penalizza gravemente viaggiatori, lavoratori, studenti e turisti, ma rischia di minare l’affidabilità del trasporto pubblico come alternativa all’auto privata. Infatti, sulla Torino-Milano, durante il maggio 2025, i ritardi superiori ai 15 minuti sono stati 126 su 1.278 treni. Con un ritardo da 5 a 14 minuti sono stati invece 328 su 1.278, con ben 52 soppressioni di treni sulla linea e con una percentuale totale di puntualità di circa il 59%. A luglio, invece, i ritardi superiori ai 15 minuti sono stati 102 su 1.252 treni. Mentre, con un ritardo da 5 a 14 minuti, sono stati 306 treni su 1.252, con una percentuale totale di puntualità pari a circa il 66% Ho dunque interrogato l’assessore ai Trasporti per chiedere quali azioni urgenti la Regione intenda mettere in atto per porre fine ai continui disservizi, sia oggi che in futuro. Le infrastrutture hanno bisogno di manutenzione, programmazione dei lavori, attenzione e investimenti. Bene avere chiesto e ottenuto, a partire dal 15 giugno, due treni in più sulla Torino-Milano ma non basta. I pendolari che pagano un biglietto o un abbonamento, peraltro sempre più caro, vogliono legittimamente viaggiare in tranquillità e sicurezza; non avere come unica sicurezza quella di arrivare in ritardo o viaggiare in modo non confortevole.
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