Stazione ferroviarie di paese lasciate in preda al degrado, con sottopassi degradati, sale d'attesa chiuse o malconce, erba alta, strutture usurate: interrogazione, presentata dalla consigliera regionale Simona Paonessa (Pd), con la richiesta di un incontro con Rfi.
«Richiederò in Commissione Trasporti un’audizione con i rappresentanti di RFI al fine di essere al corrente delle azioni necessarie da mettere in campo per risolvere le problematiche il prima possibile. Monitorerò la vicenda con la massima attenzione -spiega -. So che tocca a Rfi far fronte ai problemi strutturali delle stazioni ma è oggettiva la difficoltà degli Amministratori locali nel trovare un’interlocuzione».
Facendo riferimento alle numerose attestazioni sulle cattive condizioni in cui versano stazioni come Santhià, un nodo strategico da cui transitano 3000 viaggiatori al giorno, per arrivare a quelle dei centri più piccoli o collocati su linee meno frequentate - Trino, Saluggia, Livorno Ferraris, Crescentino - Paonessa rileva come sottopassaggi di accesso ai binari siano spesso fatiscenti, l'erba incolta, le strutture usurate, le sale d’attesa inutilizzabili, le macchinette automatiche per i biglietti non funzionanti e gli ascensori d’accesso ai binari fuori uso da anni, causando gravi problemi di accessibilità a disabili o persone con problemi di deambulazione che devono letteralmente attraversare i binari con l’aiuto degli ausiliari.
«Anch’io sono pendolare e, prendendo il treno tutti i giorni da Livorno Ferraris, non posso che testimoniare la continua incuria e disattenzione verso le infrastrutture ferroviarie del territorio – precisa Paonessa – Bianzè, Crescentino, Trino, Saluggia, la stessa Livorno Ferraris hanno gravi problemi strutturali e di degrado a cui RFI deve far fronte. Ho predisposto anche un’interrogazione indifferibile urgente, con la quale ho espresso la mia forte preoccupazione per il degrado in cui versano le stazioni ferroviarie del vercellese, e ho chiesto alla Giunta regionale e all’Assessore competente cosa intendano fare per far fronte a situazioni molto critiche di stazioni che sono il biglietto da visita delle nostre città», conclude Paonessa.