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Politica | 25 luglio 2024, 11:24

Pozzolo: «Passo in avanti per le liste d'attesa»

“Con il voto di conversione in legge del decreto-legge per la riduzione dei tempi di attesa per chi ha bisogno di diagnosi e cura»

Il deputato Emanuele Pozzolo

Il deputato Emanuele Pozzolo

“Con il voto di conversione in legge del decreto-legge n. 73/2024 per la riduzione dei tempi delle liste di attesa delle prestazioni sanitarie – afferma il deputato Emanuele Pozzolo – la politica finalmente smette di parlare e agisce concretamente per mettere mano in modo radicale ai problemi della sanità pubblica”.

“L’obiettivo è abbattere drasticamente i tempi di attesa per le visite diagnostiche e per le visite specialistiche – prosegue Pozzolo – per fornire un Servizio sanitario nazionale più efficiente, veloce e vicino ai cittadini, ponendo le basi per una maggiore valorizzazione della professionalità del personale medico ed ospedaliero, nell’ottica di una sanità pubblica che lavori in modo sinergico e dinamico anche con gli operatori privati del settore sanitario”.

“Viene prevista la possibilità di ricorrere alle visite private, con il solo pagamento del ticket, se la prestazione non viene garantita dall’Asl di appartenenza nei tempi previsti e si prevede la confluenza presso il Cup, il centro di prenotazione unico regionale, di tutte le agende di prenotazione, sia quelle delle strutture pubbliche sia di quelle private accreditate col servizio sanitario: misure notevoli insomma, così come – sottolinea il parlamentare vercellese – la previsione dell’estensione al sabato e alla domenica degli appuntamenti per visite ed esami nelle strutture pubbliche”.

“In questo contesto di mutamento e di innovazione della concezione organizzativa stessa della sanità italiana – afferma Pozzolo – lo Stato sta fornendo nuovi strumenti alle regioni e alle aziende sanitare locali che, a fronte di un sano pragmatismo amministrativo, possano consentire ai cittadini che hanno necessità di diagnosi e di cura di poter ottenere servizi di qualità ed in tempi ragionevoli”.

“Questa forte azione politica voluta dal Governo e dal Parlamento pone le basi per un’ampia ristrutturazione della sanità pubblica, la quale non potrà che passare anche dal necessario adeguamento degli stipendi di medici, infermieri e personale ospedaliero agli standard europei: misure come la necessità di superare il tetto di spesa per l’assunzione di personale sanitario a partire dal 2025 e la previsione di una flat tax al 15% sugli straordinari di medici e infermieri vanno nella giusta direzione. E anche se c’è ancora molto da fare, per la prima volta dopo tanto tempo, la politica delle parole ha lasciato spazio alla politica dei fatti”, conclude.

comunicato

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